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Assogna (Sky): “La Roma si sente più avanti del Milan”

Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma
Il giornalista di Sky Sport 24 ed inviato sulla Roma, Paolo Assogna, ha parlato alla vigilia della sfida dei giallorossi contro il Milan: il suo commento

Luca Fazzini

Paolo Assogna, giornalista di SkySport 24 e inviato sulla Roma, ha parlato oggi ai microfoni di Radio Rossonera, presentando la sfida di domani dei giallorossi contro il Milan: "Rispetto alla sfida contro l'Atalanta cambierà sicuramente il sistema di gioco: sarà un 4-2-3-1 con un undici titolare abbastanza delineato ma con il ballottaggio Fazio-Marcano. Si dice che i moduli siano una serie di numeretti ma spesso determinano destino e prestazioni dei calciatori. Credo che il cambiamento di modulo dipenda dalla volontà di Di Francesco di trovare la giusta collocazione tattica a Pastore e inoltre dal voler rinforzare la mediana; tant'è che domani i giallorossi dovrebbero piazzare a centrocampo la diga De Rossi-Nzonzi. Contro l'Atalanta il tecnico giallorosso chiedeva a Pastore di stare largo ma il giocatore faceva fatica a tenere quella posizione di campo".

Sull'umore della Roma: "Tranquillo nella misura in cui contro l'Atalanta non è arrivata la vittoria. Spesso si parla di Roma come una pizza particolare ma, a mio avviso, ciò è solo un luogo comune: Roma è una città che vive di calcio ed è comunque fisiologico che ci sia leggero nervosismo nel momento in cui arrivano prestazioni negative".

Sull'atteggiamento della Roma: "Quando si incontra il Milan c'è sempre rispetto ma la Roma pensa di essere più avanti dei rossoneri in merito al progetto tecnico e crede pertanto che la vittoria possa essere raggiungibile, non facilmente ovviamente ma la convinzione generale è quella di poter riuscire a prendersi i 3 punti".

Su cosa preoccupa la Roma: "Certamente le individualità: Suso, Higuain e Calhanoglu. Il Milan può contare su delle individualità che darebbero fastidio a qualsiasi squadra del mondo".

Su un giocatore del Milan che vorrebbe vedere alla Roma: "Se non ci fosse Dzeko, direi Higuain. Dico Suso allora: il suo modo di giocare sarebbe funzionale per tutte le squadre di Serie A".

Su Kluivert: "È in ballottaggio con El Shaarawy ma dovrebbe partire dalla panchina anche perché al momento sembra più un giocatore da ultimi 30 minuti in quanto è abituato a concentrare le proprie energie in pochi minuti".

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