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Addio Astori, Malagò: “Doveroso il rinvio. Ipotesi slittamento per recupero”

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Il commissario della Lega Serie A e il Presidente del CONI, Malagò, ha parlato in conferenza dopo la scomparsa del capitano della Fiorentina. Le sue parole.

Stefano Bressi

Stanotte è morto Davide Astori. Una notizia che ha sconvolto il mondo del calcio e non solo. In conferenza stampa ha parlato Giovanni Malagò, Presidente del CONI e commissario della Lega Serie A. Ecco le sue parole: "Il motivo di questa conferenza è perchè molti di voi mi hanno chiamato in queste convulse ore, chiedendo di poter dare una testimonianza e non mi sembrava giusto favorire qualcuno. Perciò ho chiesto di organizzare questo incontro nel minor tempo possibile. È presente di Fabbricini, che è il commissario della FIGC. Astori era anche un difensore della Nazionale, perciò era indispensabile la sua presenza. Io verso le 10 ero a un incontro di lavoro che avevo. Mi è suonato il cellulare, era Marco Brunelli, della Lega. Gli ho detto che l'avrei richiamato, ma mi ha spiegato che doveva darmi una notizia drammatica. Mi sono alzato e mi ha detto che la Fiorentina lo aveva chiamato per dirgli che era morto Astori. Gli ho chiesto spiegazioni e mi ha detto che lo hanno trovato morto in camera la mattina. Sono rimasto senza parole. Brunelli mi ha pregato di non esternare la notizia. Si stava aspettando che la Fiorentina si mettesse in contatto con la famiglia. Abbiamo aspettato circa un'ora e per rispetto alla società era giusto che loro facessero il primo comunicato. Nel frattempo stavano per entrare in campo due squadre, Genoa e Cagliari. Quindi appena uscita la notizia, il Cagliari, squadra che lo aveva avuto in squadra, aveva esternato l'impossibilità di giocare. Mi sono messo in contatto con Giulini e il presidente del Genoa, Preziosi, mi hanno dato disponibilità. Ho parlato con la Lega e si è rinviata la partita. Nel frattempo continuavano contatti, con società e con Tommasi, che a loro volta mi rendevano partecipe che in altre squadre c'erano giocatori che manifestavano la medesima opinione. A questo punto io non ho capito subito che la partita che poteva essere maggiormente in discussione era ovviamente il posticipo di stasera con 80mila persone allo stadio. Per altro, tra le società c'era l'Inter, con Borja Valero e Vecino. Ho cercato allora il Ministro degli Interni, per questioni di ordine pubblico. Ho parlato anche con il capo della Polizia, ho manifestato l'intenzione di rinviare tutta la giornata. Loro hanno ribadito che erano d'accordo. Per cui ho reso partecipe alla Lega la decisione di rinviare tutte le partite. Anche il Milan, con Fassone, ha dato l'immediata disponibilità e ha condiviso la decisione. Anche Fabbricini mi ha fatto sapere che anche gli altri campionati, la Serie B, adottavano lo stesso provvedimento. Credo sia stata la decisione giusta. Il calcio che immagino è di valori, di condivisione di emozioni. Non ci sono tante situazioni in cui si può dimostrare, per cui penso sia la decisione giusta e fosse doveroso prenderla. Ho avuto anche modo di confrontarmi con diversi medici, chiedendo e cercando di capire. Sulla base di quelle che sono state le testimonianza, invito a non fare speculazioni o illazioni. Fermo restando che le ipotesi rientrano nel campo di quelle che sono alcune possibili situazioni in questi casi. Ma non credo che alcun medico possa mai dire che c'è un rimedio a una morte improvvisa. Poi ovviamente ci sarà l'autopsia e si dimostraranno le cause. Porgo le mie condoglianze. Domani c'è una riunione già prevista in Lega con i dirigenti delle varie società. Ci sono già delle ipotesi su come recuperare. Qualcuno ha proposto di far slittare di uno, visto che l'Italia non è ai Mondiali. Non so se sarà possibile, vedremo".

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