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Zaccheroni ci ripensa: “Questo Milan non è come il mio, ma può andare in Champions”

Alberto Zaccheroni
Alberto Zaccheroni ha parlato a 'Tuttosport' del Milan di Vincenzo Montella e di quello da lui allenato nel 1998-1999: le analogie e le differenze

Daniele Triolo

Alessandro Costacurta, qualche tempo fa, , partito in sordina e poi vincitore del campionato a maggio. E 'Zac', il giorno seguente, . Ora, invece, dalle colonne di 'Tuttosport', l'ex allenatore della Nazionale giapponese e del Beijing Guoan ci ha ripensato, e cambiato opinione in proposito.

“Non condivido l'analogia perché il mio Milan era più vecchio, veniva da un 11° e 12° posto con Sacchi e Capello, ma aveva più qualità con giocatori come Weah, Boban, Bierhoff, Leonardo, Maldini e Costacurta. Ed era diverso anche il contesto generale. Quello era un campionato dove c’erano ‘sette sorelle’ più l’Udinese. La Lazio di fatto aveva due squadre: entrambe avrebbero potuto vincere lo Scudetto. La più debole delle sette era forse la Fiorentina che aveva Rui Costa e Batistuta. Ho detto tutto. Diciamo che adesso è sufficiente barcamenarsi. Il mio Milan aveva giocatori abituati a vincere. Quando siamo arrivati al momento decisivo della stagione ho detto alla squadra: ‘Siete pronti a darci dentro per due mesi per vincere il campionato?’. E tutti hanno risposto all’appello”.

Zaccheroni, però, pur ammettendo come sia impossibile per il Milan attuale vincere il titolo, ha pronosticato : “Se una tra Juventus, Roma e Napoli dovesse rallentare a causa delle coppe europee – ha concluso Zac -. Al Napoli è già successo e i rossoneri ne stanno approfittando. Il Milan è la squadra che forse ha meno pressione in assoluto in Italia perché la transizione proprietaria fa sì che nessuno possa chiedere traguardi esagerati ai giocatori. In questo modo anche maglia e San Siro pesano meno. Sta cambiando tutto e quindi la squadra è libera di testa”.

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