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Tuttosport – Cessione Milan, i tavoli aperti per Yonghong Li

Yonghong Li Milan
Rocco Commisso in vantaggio nell'operazione di acquisizione del club rossonero, ma il Presidente Yonghong Li mantiene vive tutte le alternative

Daniele Triolo

L'AZZARDO DI LI

L'edizione odierna di 'Tuttosport' ha fatto il punto della situazione in casa Milan in merito, soprattutto, la questione del possibile passaggio di proprietà da Yonghong Li, attuale azionista di maggioranza e Presidente del club di Via Aldo Rossi, agli americani.

Al momento, , fondatore di Mediacom Communications e patron dei New York Cosmos, ma l'imprenditore cinese, che accettando ora l'offerta di Commisso in tasca metterebbe praticamente nulla, tiene aperte tutte le ipotesi.

Magari, nella speranza di rimborsare il fondo Elliott Management Corporation dei 32 milioni di euro anticipati per l'aumento di capitale entro la deadline prevista per il prossimo 6 luglio e, così facendo, guadagnare altro tempo per poter vendere al miglior offerente alle migliori condizioni economiche possibili. Per lui. Esaminiamo, dunque, tutte le possibilità emerse per la cessione del Milan.

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ROCCO COMMISSO

Il 68enne magnate italo-americano, emigrato negli USA all'età di 12 anni da Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria, è quello che, senza dubbio, è più avanti nelle trattative. La fumata bianca con Yonghong Li è stata già vicina per due volte, il 14 ed il 22 giugno, poi, però, il proprietario del Milan si sarebbe metaforicamente alzato due volte dal tavolo ad un passo dalla firma perché alla ricerca di condizioni differenti.

Adesso, , con Commisso, il quale ha in mente di realizzare uno stadio di proprietà, che offre, per il 70% del Milan, subito i 32 milioni per il fondo Elliott, 150 per la ricapitalizzazione ed il mercato estivo del club rossonero, 180 (più interessi) per liquidare Elliott per quanto concerne la parte di debito che fa capo alla Rossoneri Sport Investments Luxembourg ed il rifinanziamento dei 123 in capo ad AC Milan SpA tramite le banche, verosimilmente Goldman Sachs, advisor di Commisso nella trattativa. A Yonghong Li, inoltre, resterebbe il 30% del Milan e la gestione del brand AC Milan sul mercato cinese, con i conseguenti ricavi.

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FAMIGLIA RICKETTS

I proprietari dei Chicago Cubs, in grado di portare la franchigia, acquistata per 845 milioni di dollari nel 2009, a vincere per la prima volta in 108 anni di storia le World Series nel 2016, sono usciti allo scoperto prima di Rocco Commisso, dichiarando pubblicamente la propria volontà di acquistare la maggioranza del Milan. Una mossa, però, dettata dal fatto di voler/dover recuperare il terreno perso in avvio: i Ricketts, infatti, devono ancora completare la 'due diligence' (controllo dei conti, n.d.r.) sul Milan e non hanno ancora formulato un'offerta concreta. , valuteranno l'esito della trattativa tra Yonghong Li e Commisso e, nel caso in cui il Milan, dal 7 luglio in avanti, sia 'faccenda di Elliott', si muovano direttamente con il fondo di Paul Singer per esprimere la loro proposta d'acquisto del club.

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STEPHEN ROSS

Primo, forse, in ordine di tempo ad interessarsi al Milan, ma ultimo, attualmente, nella graduatoria dei pretendenti. Il patron dei Miami Dolphins ha un debole per il calcio europeo: ha inventato l'International Champions Cup, poi affidata alla società 'Relevant Sports', e sogna, da anni, di inaugurare una Super Lega. Il magnate di Detroit, 7,6 miliardi di dollari di patrimonio personale secondo 'Forbes', , ma non è mai stato compiuto il passaggio successivo, ovvero quello di contattare una banca che potesse fargli da advisor nella vicenda. Questo perché Ross, cammin facendo, si è un po' tirato indietro, fiutando nell'aria qualcosa di poco chiaro nell'affare: va da sé che, qualora uscisse di scena Yonghong Li, potrebbe trattare direttamente con i 'connazionali' di Elliott e, senza dubbio, sarebbe il proprietario più ricco di tutti per il Milan.

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