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Solidità e guizzi: così il Milan ha ‘esorcizzato’ il ‘Mapei Stadium’

Sassuolo-Milan
Primo successo del Milan, nella storia, in casa del Sassuolo: neroverdi con più possesso palla degli ospiti, ma meno occasioni e meno pericolosi sotto porta

Daniele Triolo

Il Milan grazie ad un rigore, molto discusso, di Carlos Bacca a metà primo tempo: tre punti importanti per i rossoneri, che si mantengono così in piena corsa per la qualificazione in Europa League. Secondo 'La Gazzetta dello Sport' la partita di ieri rispecchia l'andamento della stagione del Diavolo: il Milan, che non brilla di certo per trame di gioco memorabili, dimostra grande carattere, solidità collettiva e, da qualche gara a questa parte, nuovamente impermeabilità difensiva.

Dopo i 16 gol incassati dal Sassuolo nelle precedenti 7 gare, questa volta i rossoneri chiudono con la porta inviolata, e, a conti fatti, al di là di un predominio territoriale, nel possesso palla, da parte dei padroni di casa, le occasioni da gol più prelibate le crea proprio la squadra di Vincenzo Montella. Non a caso, il portiere neroverde Andrea Consigli è tra i migliori in campo per gli uomini di Eusebio Di Francesco: sulla gara, ovviamente, pesa, molto, , per la quale il Sassuolo ha giustamente protestato.

Ma sull'esito della partita, ha sottolineato la 'rosea', influisce anche il rigore sbagliato in avvio da Domenico Berardi, che calcia a lato facendosi ipnotizzare dal gigante Gianluigi Donnarumma. Una gara che è stata gradevole da guardare, soprattutto nel primo tempo, con continui cambi di fronte, squadre rapide e dedite al gioco sugli esterni: bene l'asse Gerard Deulofeu – per i rossoneri, mentre Alfred Duncan ha martellato il Milan in mezzo al campo, trovando appoggio talvolta in Berardi, talvolta in Matteo Politano.

Dopo la rete di Bacca, la gara si è 'acquietata', fino a diventare piuttosto tattica nel secondo tempo: il Milan, così come accaduto contro la Fiorentina, ha scelto di disfarsi del possesso palla puntando sulle rapide ripartenze per far male; il Sassuolo, cambiato in corsa da Di Francesco anche con l'ingresso dell'ex Alessandro Matri, si è disposto con un ultra offensivo 4-2-3-1 alla ricerca del pareggio. Le occasioni da gol, però, le ha create il Milan, con Cristián Zapata, Suso e Lucas Ocampos, subentrato nel finale. Il Sassuolo? Tutto in un tentativo di Francesco Acerbi, centravanti aggiunto. Forse un po' poco.

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