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Qui Fiorentina – Pezzella: “La Viola ha un’anima vera. Il bello arriva ora”

German Pezzella Fiorentina
Germán Pezzella, difensore della Fiorentina, ha parlato ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport' prima della sfida di San Siro contro il Milan

Daniele Triolo

Germán Pezzella, difensore della Fiorentina, ha parlato ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport' prima della sfida di San Siro . Queste le dichiarazioni dell'argentino Pezzella:

Sulla possibilità di andare ai Mondiali in Russia: “Cerco di non pensarci altrimenti rischio di andare fuori di testa. Per fortuna ci aspetta una grande sfida contro il Milan. Voglio vincere per chiudere la stagione da protagonista. Devo sfruttare qualsiasi occasione per convincere Sampaoli a portarmi in Russia”.

Su Mauro Icardi in bilico per la rassegna iridata: “E’ un attaccante fortissimo ma l’Argentina ha tanti grandi bomber. Molto dipenderà dal modulo che il C.T. adotterà”.

Su Paulo Dybala: “Ha avuto una stagione tutta alti e bassi con la Juve ma lui ha qualità incredibili. Lo conosco bene”.

Sulla favorita per i Mondiali: “Con il cuore direi Argentina. Ma ci sono nazionali come Spagna e Germania che hanno gruppi consolidati nel tempo. E attenti al Brasile”.

Sulla stagione della Fiorentina: “Ad inizio campionato nessuno credeva in noi. Anche la piazza era fredda. Invece abbiamo lottato fino all’ultimo per un posto in Europa. Ed è solo l’inizio di una nuova storia”.

Sulla scomparsa di Davide Astori: “La tragedia di Davide ci ha lasciato grandi insegnamenti. Siamo diventati una famiglia, un gruppo unito in modo fantastica. Se restano i migliori e arrivano 2 o 3 pedine importanti il prossimo anno nelle Coppe ci andiamo di sicuro. Però devono arrivare giocatori giusti. Devono essere uomini veri prima ancora che grandi calciatori. La Fiorentina non deve perdere la sua anima, quella che ci ha permesso di battere squadre più forti. Il grande regalo che ci ha lasciato in eredità Davide”.

Sulla permanenza di Milan Badelj: “Lo spero. E’ uno dei simboli della nostra famiglia. Però ci sono anche delle scelte personali che vanno rispettate. Comunque vorrei restare il vice capitano della Fiorentina. La fascia è sua”.

Sulla permanenza di Federico Chiesa: “E perché dovrebbe andar via? L’anno prossimo Fede e il Cholito saranno una delle coppie gol regine del campionato. Devono solo imparare a conoscersi meglio. A volte capita che Chiesa fa un movimento per preparare il cross mentre Simeone si aspetta da lui una finta a rientrare. Ci vuole un po’ di tempo. Sono due talenti dalla faccia pulita, due ragazzi leali e generosi. Presto si troveranno a occhi chiusi”.

Sul suo rinnovo imminente: “Non chiedo di meglio. Quando sono arrivato in prestito dal Betis avevo come obiettivo di trasformare quel contratto in una cessione a titolo definitivo. La Fiorentina può diventare una squadra capace di vincere e conquistare simpatie. Sarà importante conservare questa compattezza tra i Della Valle, i dirigenti, Pioli, la squadra e i tifosi. Ho sempre lavorato in città dove c’erano una o più squadre di calcio. Qui hanno tutti in testa solo il viola. Passione allo stato puro. Ed è emozionante lavorare in questo clima”.

Sul V.A.R.: “L’idea è giusta. Però va perfezionata. Nell’ultima partita contro il Cagliari l’arbitro mi ha ammonito per un fallo inesistente. E mi ha detto: “L’addetto alla Var ha visto il tuo intervento”. Ma io non lo avevo toccato, lo giuro. E il rigore che non ci è stato dato contro la Juve? Se usi il mezzo tecnologico e sbagli l’errore vale doppio e tutto diventa incomprensibile agli occhi di noi calciatori”.

Sulla Fiorentina che non andrà in Europa per i punti persi contro le piccole: “Vero. Con la Spal abbiamo pareggiato calciando 50 volte in porta, contro il Cagliari abbiamo perso senza mai inquadrare lo specchio. E’ più facile con le grandi che lasciano spazio alle ripartenze di Chiesa e Simeone e alle incursioni di Veretout e Benassi. Dobbiamo crescere ma non dimenticate che siamo all’inizio di un nuovo ciclo”.

Sulla gara di domani contro il Milan: “Il Milan giocherà per vincere. Per questo possiamo conquistare tre punti a San Siro”.

Sull'ultima spinta per convincere Sampaoli: “Lasciamo perdere le convocazioni mondiali. Intanto devo fermare Kalinić o Cutrone”.

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