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Pioli sì o no? Il Milan ora ha un volto, ma senza Europa futuro in bilico

Stefano Pioli, tecnico del Milan (credits: GETTY Images)

Dalle pagine della Gazzetta dello Sport ci si domanda che ne sarà del futuro di Stefano Pioli sulla panchina del Milan per la prossima stagione

Alessio Roccio

NEWS MILAN - Dalle pagine della Gazzetta dello Sport ci si domanda che ne sarà del futuro di Stefano Pioli sulla panchina del Milan per la prossima stagione. Il tecnico rossonero è tornato a Parma dove sta trascorrendo questi particolari giorni di quarantena in compagnia della moglie Barbara e del proprio labrador, ma è inevitabile che i pensieri vadano anche sul suo futuro che più di ogni altra cosa è legato ai risultati sul campo.

Risulta difficile capire se la stagione in corso ricomincerà o meno. L'idea che ora potrebbe prevalere nella testa dei grandi uomini del nostro calcio è quella di giocare le restanti 12-13 giornate di campionato tra giugno e luglio, ma con il serio rischio a quel punto di provocare modifiche anche sulla stagione seguente. Insomma, se si riprenderà o meno a giocare, in ogni caso, verrà presa una decisione che non ha precedenti per cause e tempistiche.

Ma tornando ai problemi di casa Milan, ci si pone la domanda sulla permanenza o meno di Stefano Pioli. Al tecnico emiliano viene riconosciuto il fatto di aver dato un'identità importante alla squadra, sia a livello tattico e di gioco che di gruppo, cementando il rapporto tra i ragazzi. Il campo, però, dice che ad oggi il club rossonero è settimo in classifica e tecnicamente fuori anche dall'Europa. In semifinale di Coppa Italia, ma con un ritorno proibitivo da giocare in casa della Juventus.

Dai risultati passano le chance più importanti di permanenza di un allenatore. Ma al momento il nome di Ralf Rangnick sembra essere passato in secondo piano e Ivan Gazidis ha pubblicamente confermato fiducia a Pioli, almeno prima di Milan-Genoa, quando i rossoneri hanno mostrato l'ennesima fragilità. Il gruppo è consapevole anche del fatto che Pioli non è stata la prima scelta dopo l'addio di Giampaolo e che per il prossimo anno ci sono stati contatti con altri allenatori. E per un tecnico si sa è fondamentale essere forte agli occhi della squadra: se Elliott deciderà di proseguire con Pioli serviranno segnali ancora più chiari ed evidenti. A proposito di allenatori: ecco cosa ha rivelato ieri Carlo Ancelotti su Ibrahimovic>>>

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