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RASSEGNA STAMPA

Pasotto: “RedBird rivede le strategie, i risultati sportivi ora contano di più”

Gerry Cardinale RedBird AC Milan
Marco Pasotto, giornalista de La Gazzetta dello Sport, ha parlato delle strategie messe in atto da RedBird per la gestione del Milan
Alessia Scataglini
Alessia Scataglini

Marco Pasotto, giornalista de La Gazzetta dello Sport, ha parlato delle strategie messe in atto da RedBird per la gestione del Milan. Ecco, di seguito, le su parole:

Pasotto: Il Milan cambia pelle, le esigenze sportive rimodulano il modello RedBird"

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"Da una parte, il modello aziendale. Dall'altra, le esigenze dell'area sportiva, ovvero quelle chiamate a generare risultati. Le due facce della luna devono necessariamente convivere, e parlarsi. Se c'è una cosa che il Milan ha imparato - a sue spese - negli ultimi anni, è che le linee guida gestionali non possono sempre viaggiare al di sopra di tutto il resto. Devono esserci, è chiaro, ma talvolta occorre metterci mano. Non significa sconfessarle, ma rimodularle in base alle esigenze del club. Dopo lo sprofondo finanziario del club a trazione cinese, occorreva innanzitutto riconsegnare al Diavolo un assetto finanziario credibile per tre motivi: mettersi al riparo dalle sanzioni Uefa, tirare a lucido i conti nell'ottica di una futura cessione e, ovviamente, potersi permettere di rinforzare la squadra. Il fondo Elliott, che si è ritrovato fra le mani il club a causa dell'inadempienza di Mister Li, ha iniziato un'opera di risanamento che equivaleva più o meno a scalare un Ottomila senza ossigeno.


Tra Elliott e RedBird, i virtuosismi finanziari sono andati a buon fine e il bilancio è tornato al colore verde dopo ben diciassette anni di rosso. Ora, però, stanno subentrando altre esigenze perché il modello - così com'era impostato anche solo tre-quattro anni fa, non regge più. Nel senso che la mancanza di risultati sportivi sta generando perdite, mancati ricavi, giocatori che ringraziano per l'avventura e si accasano dove possono avere tutto e subito. E quindi è un modello che si sta trasformando. Quelle che parevano linee guida inscalfibili e inderogabili in certi casi non sono più così rigorose"