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Gazzetta – Italia, il nuovo progetto guidato da Mancini funziona

Roberto Mancini, Commissario Tecnico dell'Italia (credits: GETTY Images)

Una grandissima Italia ha schiantato la Grecia con un netto 3-0 che proietta gli Azzurri sempre più verso l'Europeo 2020. Il nuovo corso è iniziato

Renato Panno

ULTIME MILAN - Una vittoria netta, senza repliche e mai in discussione. É una nuova Italia quella che ha battuto la Grecia senza mai soffrire e facendo la partita per 90 minuti. La strada tracciata è quella giusta, la mancata qualificazione al Mondiale appare lontana anni luce e il nuovo progetto iniziato da Roberto Mancini procede a viele spiegate.

L'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport' sottolinea, innanzitutto, come questa squadra possegga una mentalità vincente che gli permette di attaccare anche a risultato ampiamente acquisito. Vedere Emerson Palmieri spingere sulla fascia per tutta la partita è il sintomo della ricerca di un calcio propositivo e offensivo che fa pochi calcoli e diverte. Ma è anche efficace, perchè la Nazionale è alla sesta partita senza subire gol, riparte da dietro e vince giocando bene, difficile chiedere di meglio.

Attenzione particolare alle prestazioni di Andrea Belotti, Lorenzo Insigne e Nicolò Barella. Il primo è stato schierato a sorpresa e, grazie ad un grandissimo finale di stagione con il Torino, ha riguadagnato la convocazione. Una grande partita per il Gallo che fornisce un assist al bacio a Barella in occasione del primo gol. Potrebbe essere lui il numero 9 designato della nuova Nazionale che non ha tempo di aspettare un Mario Balotelli sempre più in difficoltà.

Anche per quanto riguarda Insigne si è trattato di un impiego inaspettato. Mancini lo ha visto bene e il napoletano ha ripagato la fiducia con un gol a giro degno dei suoi giorni migliori. Barella invece ormai non è una novità ma una piacevolissima sorpresa. Il cagliaritano, oggetto dei desideri interisti, è un gigante a centrocampo e insieme a Jorginho e Verratti, con cui condivide un'indiscussa titolarità.

Non bisogna dormire sugli allori ed esaltarsi ma continuare a lavorare così grazie ad un Mancini che ha risollevato un ambiente che sembrava distrutto. Il suo progetto valorizza i giovani e il bel gioco, una strada che non bisogna abbandonare visti i grandissimi risultati. Intanto sembra sfumare Igli Tare come ds, per saperne di più: continua a leggere >>>

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