Le sensazioni non erano positive già ieri mattina, quando si parlava di uno strappo di circa 3 centimetri al polpaccio. Ma le condizioni di Mattia Caldara – l’indomani del comunicato del Milan circa il suo infortunio – sono ancora più preoccupanti. Sì, perché l’ex centrale dell’Atalanta ha riportato anche una lesione parziale del tendine achilleo. Ciò vuol dire un minimo di 3 mesi di stop e prime 3 settimane col tutore. Uno stop che obbliga il Milan a correre sul mercato già da gennaio.
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