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Milan, Yonghong Li a caccia di soci: così potrà rifinanziare il debito con Elliott

Yonghong Li Milan
Yonghong Li è stato a Milano nella settimana appena trascorsa per una serie di incontri. Un partner di minoranza gli permetterebbe di svoltare

Daniele Triolo

'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina ha dedicato ampio spazio alla visita, a sorpresa ed inaspettata, del proprietario e Presidente del Milan, Yonghong Li, in Italia. L'imprenditore cinese, infatti, , si è intrattenuto fino al weekend ed è poi ripartito alla volta di Hong Kong.

Yonghong Li ha concluso la sua 'settimana milanese' con una fitta serie di incontri riguardanti la sua holding, la Rossoneri Sport Investments Luxembourg che, secondo la 'rosea', hanno avuto ad oggetto la questione del rifinanziamento del debito con il fondo statunitense di investimenti Elliott Management Corporation. Il proprietario del Milan avrebbe deciso di accelerare un po' i tempi perché c'è in ballo la questione del giudizio UEFA che potrebbe escludere la squadra dalle coppe europee e dimostrare a Nyon che sul rifinanziamento sono stati compiuti concreti passi in avanti potrebbe essere una novità utile ad 'ammorbidire' la Camera giudicante della UEFA.

Le novità, per 'La Gazzetta dello Sport', potrebbero arrivare a breve: nei suoi 4 giorni a Milano, infatti, Yonghong Li avrebbe portato avanti un piano parallelo a quello del classico rifinanziamento da effettuare attraverso le banche, . Se n'era già parlato nei mesi scorsi, già addirittura ai tempi del closing (Yonghong Li prevedeva di acquisire il Milan con una cordata di imprenditori, non da solo …): ora, però, l'ipotesi si fa concreta e si renderebbe quanto mai necessaria. Soprattutto per rifinanziare i 180 milioni di euro più interessi della parte di debito che fa capo alla holding di Yonghong Li.

Da quanto filtra, ha evidenziato la 'rosea', vi sarebbe più di un soggetto interessato a subentrare in società, ma, in particolare, Yonghong Li a Milano si sarebbe soffermato su una figura, chiaramente al momento protetta dal massimo riserbo. Per il momento gli incontri sarebbero avvenuti con gli advisor: se l'iter dovesse andare avanti, il prossimo sarebbe con il diretto interessato. L'ingresso di un socio di minoranza nel Milan, però, non sarebbe una strada alternativa al rifinanziamento con le banche, bensì, ribadiamo, parallela: parte dei soldi, infatti, potrebbe venire dagli istituti di credito e parte dal nuovo socio. L'ingresso nel club (la 'rosea' ipotizza con un 20%) di un nuovo socio, economicamente solido, sarebbe ovviamente visto di buon occhio dalla UEFA.

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