Mario Sconcerti, giornalista sportivo, ha analizzato Milan-Sassuolo, partita della 14^ giornata della Serie A 2021-2022, terminata 1-3 per gli ospiti. Ecco quanto ha scritto Sconcerti sulle colonne del 'Corriere della Sera' in edicola questa mattina.
MILAN-SASSUOLO
Milan-Sassuolo 1-3, Sconcerti: “Rossoneri stanchi e poco motivati”
Mario Sconcerti, giornalista sportivo, ha commentato Milan-Sassuolo 1-3 sulle colonne del 'Corriere della Sera' oggi in edicola
"È stanco il Milan. C’è una spiegazione pronta per questa stanchezza: la piccola incuria di Stefano Pioli che tiene fuori insieme Sandro Tonali e Franck Kessié. Ma è una verità parziale. Tonali e Kessié a Firenze c’erano e non cambiò molto. Se vinci in Champions League e perdi in campionato contro avversari medi, la diagnosi è chiara: sono le motivazioni a farti correre quando serve, il resto è un porto nella nebbia".
"Infatti - ha proseguito Sconcerti sulla gara contro il Sassuolo - il Milan sbaglia tanti passaggi, subisce gol da appoggi falliti. Gli errori ne hanno aperto gli spazi come sul primo gol e hanno mandato fuori simmetria l’intera manovra. Quando una squadra è stanca servono attaccanti gelidi. Il Milan in questo manca. Nelle ultime 5 partite, 4 volte ha segnato un solo gol su azione, tra cui l’autogol di Stefan De Vrij".
"Senza responsabilità personali non c’è rimedio alla stanchezza, a parte il riposo - ancora il giornalista sportivo -. È stato un Milan lungo e largo contro un avversario geometrico fino alla perfidia con in più alcune individualità di grande rilievo. Domenico Berardi si conosce da tempo, Gianluca Scamacca cominciamo a conoscerlo, ma il migliore è da un pezzo Maxime Lopez, regista a cui si appoggia tutto il gioco e la scorsa stagione lo stesso Manuel Locatelli".
"La rottura delle equivalenze corrisponde alla zona Champions. È un dato nuovo che quest’anno, per la prima volta, nessuno si accontenti del quarto posto. Continueremo ad avere un bel campionato", ha concluso Sconcerti. Leggi la nostra intervista esclusiva ad un ex compagno di Ibrahimovic all'Ajax
© RIPRODUZIONE RISERVATA