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Milan nella Borsa cinese: Yongda valuta l’operazione

Silvio Berlusconi Han Li Milan closing cinesi
Arriva l'annuncio di una possibile quotazione del Milan alla Borsa cinese, tra certezze e dubbi sui numeri negativi della società

Daniele Triolo

Nel 'dizionario dei nomi' del nuovo Milan cinese figura, alla lettera 'J', Jilin Yongda: Jilin, una città; Yongda, il nome con cui la società è conosciuta. Ieri mattina, come ha ricordato l'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport', , facendo sapere come sia in corso una valutazione dell'operazione e, per il Milan, tale annuncio ha la valenza di una doppia informazione. La prima, è un'indicazione sulle intenzioni della futura proprietà; la seconda, la conferma di come Yongda figuri nella che sta acquisendo il club rossonero.

Yongda dovrebbe avere almeno il 3% della nuova società. Il Presidente è stato, fino a poco tempo fa, Lu Yongxiang, numero 314 della lista di 'Forbes' tra gli uomini più ricchi di Cina nel 2015. Il Centro Studi per l'Impresa della Fondazione Italia-Cina ha però spiegato come Lu Yongxiang abbia venduto il suo 23,81% di Yongda, quotata alla Borsa di Shenzhen, ad un fondo chiamato Guangzhou Hui Yin Ri Feng Investment Partnership. In tale fondo, ha un ruolo decisivo il Governo di Guangzhou, particolare che crea un piccolo indiretto legame, .

Qualche preoccupazione, per 'La Gazzetta dello Sport', però non manca, se è vero che nel 2016 Yongda ha visto scendere del 65% i suoi profitti ed addirittura dell'83% i suoi utili netti. Difficile dire se questa società, specializzata nella produzione di magneti, abbia una funzione centrale nell'. Di sicuro, l'operazione procede spedita: Han 'David' Li venerdì ha incontrato i vertici di Fininvest, ed il versamento dei 100 milioni di caparra ha tolto ogni dubbio sulle intenzioni concrete del capocordata, . La data del closing resta , e, per quel periodo, si sapranno anche le identità dei nuovi azionisti ed il ruolo di .

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