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Milan, Montella isola la squadra: “Niente alibi, voglio l’Europa”

Vincenzo Montella Milan
Vincenzo Montella sicuro in conferenza alla vigilia di Milan-Chievo: “Dobbiamo pensare al campo e non alle vicende societarie”. L'obiettivo del tecnico

Daniele Triolo

Giornata importante, ieri, in casa Milan. Non soltanto perché, come ormai noto, della cessione del club da Fininvest ai cinesi, ma anche perché era la vigilia di , importante anticipo serale della 27^ giornata di . Il tecnico rossonero, , ha dunque tenuto la consueta di presentazione del match, non potendosi però sottrarre alle inevitabili domande dei cronisti sulla situazione societaria.

“Qui dobbiamo pensare al campo ed io a sprecare tutte le mie energie per concentrare i giocatori sulla partita. – ha sottolineato Montella, le cui dichiarazioni sono state riportate dai quotidiani, sportivi e non, in edicola questa mattina -, la società ci è sempre vicina ed alla squadra non voglio creare alibi. L'attuale proprietà farà il bene del club, per il presente e per il futuro. Se Fassone ha detto che la nuova cordata mi rinnoverà il contratto sono contento ma io penso ad oggi”.

Esaurito, in maniera piuttosto vaga, l'argomento 'closing', Montella si è poi finalmente dedicato alla disamina della gara che ci sarà questa sera alle ore 20:45 a San Siro: “Il Chievo? Loro badano al risultato, e ci sarà da soffrire. Ma è anche bello così. E poi i ragazzi sono maturi. Abate contro il Sassuolo ha chiuso la partita senza vedere da un occhio. Sono orgoglioso di loro”. Ed ancora: “ – ha detto Montella fissando l'obiettivo stagionale -, e la lotta durerà fino alla fine. Arrivare prima dell'Inter sarebbe ancora più bello. E' una delle nostre ambizioni, succedesse anche all'ultima giornata. In generale siamo in scia e ci sentiamo competitivi: con questo rendimento ci arriveremo. La Champions invece è difficile”.

'Pillola' su (“E' umile e disponibile. Si esagera sia con i complimenti sia quando le cose vanno meno bene”) e sugli arbitri (“Dobbiamo toglierci l'abitudine di protestare, a partire dalle giovanili. Gli arbitri sono come il pallone, indispensabili”).

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