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Milan, manca poco per sognare: le certezze e i rimpianti della stagione

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Al di là di tutte le questioni societarie, il Milan riparte nella prossima stagione da un gruppo consolidato: manca un top player per sognare

Salvatore Cantone

INTRO

La Gazzetta dello Sport, in edicola questa mattina, parla delle certezze del Milan in vista della prossima stagione. Al di là infatti dei problemi societari, la squadra di Gattuso ripartirà da un gruppo ben consolidato, che potrà esprimersi al meglio grazie al lavoro del tecnico. Per effettuare un salto di qualità definitivo serve il pieno recupero di Andrea Conti e un top player. Andiamo ad analizzare insieme le certezze, i rimpianti e le sorprese di questa squadra.

RIMPIANTI

Il rimpianto principale è ovviamente il doppio infortunio di Andrea Conti. Il terzino doveva costituire una grande catena di destra insieme a Kessié, ma l'infortunio avvenuto lo scorso settembre ha rovinato tutto. Piccoli rimpianti anche per Bonucci e Calhanoglu, che a inizio stagione non si sono espressi al meglio: il primo per eccessiva pressione su se stesso, cosi come ha ammesso lo stesso Leonardo, il secondo invece doveva ritrovare la condizione fisica. In ogni caso i due acquisti sono stati azzeccati, cosi come si è visto nel proseguo della stagione.

DELUSIONI

Le delusioni sono sicuramente André Silva e Nikola Kalinic. I due. nonostante i 63 milioni complessivi spesi per averli, non sono riusciti a fare la differenza, anzi, è stato Patrick Cutrone, prodotto del settore giovanile rossonero, a portare avanti l'attacco. Un'altra delusione è rappresentata da Musacchio, più che altro perchè il difensore, pagato 17 milioni di euro, è ormai finito stabilmente in panca, visto che davanti ci sono Bonucci, Romagnoli e forse anche Zapata.

BELLEZZE

Come detto, però, Gattuso può essere soddisfatto, in quanto c'è un'ottima base sulla quale ripartire. Bonucci infatti è tornato quello della Juventus, Biglia ha dimostrato di essere fondamentale nel gioco del tecnico, Kessié negli ultimi mesi sembra essere nuovamente tornato il centrocampista dominante di inizio stagione, e infine Calhanoglu, che ha ancora notevoli margini di miglioramento.

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