Milan, la mano da Ibrahimovic
—Pioli nel post-Newcastle ha detto chiaramente che il Milan vive un momento difficile: «Non c’è molta positività». Si vede che la combinazione di sconfitte e critiche pesa. Il Milan, invece, deve ripartire con entusiasmo e serenità. Ibrahimovic, in questo, può essere un fattore. Non sarà solo un motivatore, certo, ma il clima dello scudetto nasce anche da lui. Non gli si chiede un miracolo ma una scossa. Poi gli infortuni. Il Milan nell’ultima settimana ha rivisto Bennacer, Leao e Okafor, buon segno in una situazione tragica. Pioli si è abituato a preparare partite con 13-14 giocatori su cui contare e no, non è normale. La situazione ora è sbilanciata. A metà campo, serena: ci sono tutti. In avanti, in via di stabilizzazione. Dietro, di emergenza totale. Davide Calabria domenica sarà squalificato e, a pranzo col Monza, Jan-Carlo Simic sarà chiamato quasi sicuramente a giocare la prima partita da titolare in Serie A della sua vita. Qui il Milan deve cambiare se vorrà puntare davvero all'Europa League. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan - Cosa cambia con l'Europa League? Le strategie
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