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Milan già in fuga: i passaggi della crescita rossonera

Stefano Bressi

Tutte cambiano e il Milan no: la panchina di Stefano Pioli, nonostante qualche voce nel periodo più difficile dell'anno, non è mai stata in discussione. Anche senza la qualificazione in Champions League, l'allenatore rossonero sarebbe rimasto saldamente al proprio posto. Il lavoro fatto in un anno e mezzo è troppo e troppo importante. La gestione di Pioli è stata perfetta e anche l'asse creato con Zlatan Ibrahimovic, campione svedese classe 1981, è stato un elemento importante. Gestire i rapporti con i top player non è da tutti. Non ha mai avuto occasioni per dare continuità, questa sembra essere quella giusta.

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