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Milan, è di nuovo tempo di confronto con la UEFA: il punto

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Il Milan aspetta la data della nuova udienza presso l'Adjudicatory Chamber della UEFA ma, intanto, appronta la strategia per ottenere il Voluntary Agreement

Daniele Triolo

Sul finire dello scorso mese di luglio, con sentenza inappellabile del Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna, il Milan è stato , competizione che, in prima istanza, le era stata negata dalla della UEFA.

Il TAS, nel dispositivo della sua sentenza (le cui motivazioni sono attese a giorni, complice la pausa estiva del lavoro del Tribunale), ha rimandato il Milan alla medesima Camera di Nyon, chiedendo, però, che nei confronti del club rossonero siano emesse sanzioni più consone e proporzionate alle infrazioni commesse. Nella fattispecie, la violazione dei parametri del Fair Play Finanziario per il triennio 2014-2017.

Ad oggi, come riportato da 'Tuttosport', non ci sono comunicazioni sulla data della nuova udienza, ma il Milan, naturalmente, sta già lavorando per non farsi trovare impreparato. Tra Via Aldo Rossi e gli studi legali che avevano già curato il ricorso al TAS (5Law e K&L Gates) si stanno già studiando le strategie per provare ad ottenere, in primis, , una strada ora tecnicamente possibile, per 'La Gazzetta dello Sport', grazie al nuovo cambio di proprietà.

Intanto, però, bisognerà capire che sanzione il Milan riceverà per le violazioni precedenti: tanto 'La Gazzetta dello Sport' quanto il 'Corriere dello Sport – Stadio' ritengono che il club rossonero riceverà, nell'immediato, una sanzione economica, probabilmente ingente, evitando, però, altro tipo di restrizioni. Poi, nei prossimi mesi, si aprirà un'altra partita con la UEFA, tutta incentrata sul triennio 2015-2018, altro periodo in cui le perdite per la società sono state copiose.

Motivo per cui il Milan intende provarle tutte per il Voluntary Agreement: questo regime, infatti, consentirebbe alla società presieduta da Paolo Scaroni, come evidenziato dal 'CorSport', di rientrare più agevolmente entro i parametri del Fair Play Finanziario rispetto, per esempio, alle restrizioni che bisognerebbe rispettare in caso di Settlement Agreement.

In questo caso, l'opinione di 'Repubblica', la UEFA potrà poi riformulare il percorso al quale il club sotto osservazione si dovrà attenere, in particolare sul mercato, e le eventuali sanzioni, pecuniarie, di restrizione della rosa o di congelamento dei premi. Staremo a vedere cosa succederà. Quel che è certo è che la nuova proprietà rossonera, il fondo Elliott Management Corporation, si è dichiarato sin da subito disponibile a collaborare con Nyon: .

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