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Milan, buona la prima: Montella può già sorridere

Patrick Cutrone, attaccante del Milan, foto @acmilan
Ieri a Lugano c'è stata la prima uscita stagionale del nuovo Milan di Vincenzo Montella: buona gara dei rossoneri, che hanno fatto vedere buone cose

Salvatore Cantone

Come viene ricordato dalla Gazzetta dello Sport quest'oggi in edicola, c'è stata la prima uscita stagionale del Milan di Vincenzo Montella, che ha affrontato il Lugano in vista del preliminare di Europa League. Per i rossoneri sono arrivate ben 7000 persone, e di fatto i tifosi hanno una visto una buona partita, normale, ma positiva, che permette di facilitare il processo di crescita della squadra, nonostante i pochi giorni di lavoro a Milanello. Cutrone ha segnato il primo stagionale, Crociata ha segnato il 2 a 0, e Josè Mauri è stato protagonista nel secondo tempo, entrando in maniera decisiva nei gol del 3 e del 4 a 0.

PARTITA - Il Milan ha manovrato a ritmo abbastanza basso, ma giocando spesso a due tocchi, cosi come aveva chiesto il tecnico Montella. La squadra ha cercato il possesso palla, e l'asse di sinistra, formato da Ricardo Rodriguez e Hakan Calhanoglu, ha mostrato buone cose, ma ovviamente il tutto si è messo subito in discesa grazie alla rete di Cutrone, che ha dimostrato di poter fare bene con difese da Europa League, visto che la squadra svizzera è qualificata alla fase a gruppi della competizione. A chiudere la pratica, come detto, sono stati Crociata, Sosa e Gustavo Gomez.

NOTE NEGATIVE - La partita di Lugano però lascia in eredità anche degli aspetti negativi: uno di questi è relativo a Mbaye Niang, che è stato ampiamente fischiato, dopo che il francese ha sbagliato un gol estremamente facile. I tifosi rossoneri, inoltre, non hanno risparmiato critiche neanche per Abate e De Sciglio. A proposito di quest'ultimo, la rosea fa notare come nel secondo tempo Zapata abbia indossato la fascia di capitano al posto suo, sintomo di come le gerarchie siano cambiate. Inizialmente in panchina anche Carlos Bacca, e la scelta di far partire Cutrone non è casuale, ed è la testimonianza che il colombiano non rientra più nei piani dell'allenatore.

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