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Milan-Arsenal, Mirabelli e Abbiati: “Sfida affascinante e stimolante”

Mirabelli Milan
Massimiliano Mirabelli e Christian Abbiati, dirigenti rossoneri, hanno commentato l'esito del sorteggio degli ottavi di finale di Europa League

Daniele Triolo

L'urna di Nyon non è stata particolarmente clemente con il Milan di Gennaro Gattuso che, negli ottavi di finale di Europa League (andata 8 marzo, ore 19:00, a San Siro; ritorno 15 marzo, ore 21:05, all'Emirates) se la vedrà con gli inglesi dell'Arsenal.

Non la pensa così, però, evidentemente, il direttore sportivo rossonero, Massimiliano Mirabelli che ieri, a Milanello, non appena ha letto il nome 'Arsenal' accoppiato al Milan, ha commentato, sorridendo: “Peccato per loro, potevano continuare nella competizione!”. Mirabelli, poi, battute a parte, si è lasciato andare ad un commento più analitico sul sorteggio. “Avevamo bisogno di un avversario simile – ha detto il D.S. calabrese, le cui dichiarazioni sono state riportate oggi dal 'Corriere dello Sport – Stadio' e da 'Tuttosport' -. Sarebbe stata una bella sfida come finale, ma a questo punto un'avversaria vale l'altra”.

Mirabelli ha poi aggiunto, ai microfoni di 'Premium Sport': “Non abbiamo nessun timore reverenziale e vogliamo arrivare in fondo alla competizione. Quella contro l'Arsenal è una bellissima sfida, contro una squadra blasonata ed arriva nel momento giusto. Avremo rispetto, ma non paura. Siamo sicuri che ci sarà un San Siro pieno e che anche a Londra arriveranno tanti nostri tifosi. Rimonta Champions? Noi crediamo a tutto – ha poi ammesso il dirigente rossonero -, nel DNA del club c'è solo la vittoria, anche se siamo un po' indietro. In Champions è possibile arrivarci anche attraverso l'Europa League ...”.

Anche Christian Abbiati, ex portiere del Milan ed attuale club manager della società di Via Aldo Rossi, ha commentato, questa volta a 'Sky Sport', il sorteggio che vedrà i rossoneri opposti all'Arsenal: “Avrei preferito il Salisburgo. Non è l'Arsenal di una volta, ma affrontarli ora per noi è molto positivo, nonostante il tour de force che stiamo avendo. Sicuramente ci sarà San Siro pieno”.

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