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CESSIONE MILAN

Milan a InvestCorp? Avanti con Gazidis, Maldini, Massara e Pioli

Massara Maldini Gazidis AC Milan Milanello

Nel caso in cui il fondo InvestCorp acquistasse il Milan da Elliott, dovrebbe optare per la strada della continuità. I motivi della scelta

Daniele Triolo

Il 'Corriere della Sera' oggi in edicola ha parlato della possibile cessione del Milan da Elliott a InvestCorp. Partendo, nella sua disamina, a quanto ha fatto il fondo statunitense dal 2018 ad oggi, ovvero da quando detiene la proprietà del club di Via Aldo Rossi.

Un brand in crescita, sempre più moderno ed internazionale, con conti in costante miglioramento e risultati sportivi eccellenti. Questo è quanto Elliott è riuscito a fare per il Milan. Naturale, adesso, interrogarsi su che Milan sarà (sarebbe) se davvero la trattativa con il fondo del Bahrein dovesse andare in corpo.

Il 'CorSera' ha evidenziato come, generalmente, quando avviene un passaggio di proprietà, chi subentra tende a scegliere i propri uomini di fiducia nei ruoli chiave. Ma non ci sarebbe da sorprendersi se, nel caso del Milan, InvestCorp puntasse al contrario sulla continuità e non sulla rivoluzione del management.

L'ottimo lavoro del Presidente Paolo Scaroni, dell'amministratore delegato Ivan Gazidis, del direttore tecnico Paolo Maldini e del direttore sportivo Frederic Massara è sotto gli occhi di tutti. È proprio grazie all'hedge fund della famiglia Singer e del management da lui scelto se oggi il Milan è tornato ad essere uno dei club di calcio più appetibili in Europa.

Massara Maldini Gazidis AC Milan Milanello

Elliott non voleva vendere ora il Milan. Ma l'offerta di InvestCorp è arrivata da quando le performance finanziarie e sportive sono diventati evidenti. Dal 2018 a oggi, i professionisti del fondo statunitense hanno trasformato in fiducia l'iniziale scetticismo, riuscendo ad avviare un percorso che abbina la stabilità finanziaria del club a risultati sportivi sempre migliori. Percorso che non è ancora concluso.

Ecco perché InvestCorp, secondo il quotidiano nazionale, non scarterebbe la strategia della continuità. Soprattutto inizialmente, il fondo del Bahrein potrebbe avere tutta la convenienza del mondo a cambiare il meno possibile un impianto che sta funzionando bene, con area sportiva e gestionale che lavorano in sintonia. Inoltre, InvestCorp sarebbe la prima proprietà araba del calcio italiano ed affidarsi a chi già lo conosce avrebbe una sua logica.

Nonostante i contratti di Gazidis, Maldini e Massara siano in scadenza, dunque, per InvestCorp sarebbe un azzardo privarsi di loro adesso, soprattutto ora che il calciomercato estivo è imminente. Ipotizzabile, dunque, che la nuova proprietà alzi i budget a disposizione, pur senza derogare dall'equilibrio finanziario, ma andando avanti con l'attuale management del Milan. Il discorso della continuità riguarderebbe anche Stefano Pioli.

L'attuale allenatore è stato scelto, difeso dell'attuale management, sta riportando il Milan dove gli compete e ha un contratto fino al 30 giugno 2023. Insomma, se l'affare Elliott-InvestCorp si farà, per il 'CorSera', il Milan 2022-2023 potrebbe non essere molto diverso da quello di oggi negli uomini. Su obiettivi e risultati, invece, si vedrà. Via Rebic? Il Milan torna su un vecchio amore: le ultime news di mercato >>>

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