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Lugano-Milan, i promossi e i rimandati: bene Kessie e Rodriguez

Ricardo Rodriguez con la maglia del Milan
Il Milan nella giornata di ieri ha disputato la prima partita stagionale contro il Lugano: ecco i top e i flop della squadra di Vincenzo Montella

Salvatore Cantone

Finalmente ritorna il calcio giocato con la prima stagionale del Milan di Vincenzo Montella a Lugano, e come di consueto, la Gazzetta dello Sport quest'oggi in edicola, analizza la gara disputata, sottolineando i promossi e i rimandati, considerando ovviamente il fatto che siamo solo alla prima partita dopo neanche una settimana completa di lavoro.

Tra i promossi ci sono Ricardo Rodriguez e Franck Kessie. Ecco i giudizi della rosea: "Ricardo Rodriguez si sistema a sinistra e, anche se gioca con il 68, non è rivoluzionario: gioca alla Rodriguez, spingendo quando può. Il meglio dopo 17 minuti di gioco, quando arriva in area, salta Rouiller e calcia col destro sul primo palo. Da Costa, crudele, nega il primo gol da milanista". Sull'ivoriano, invece: "L’azione manifesto dopo 11 minuti. Il Milan sta difendendo, trova lo spazio per ripartire e lancia Franck. Kessie si mette in modalità «quattro ruote motrici» e accelera, accelera, accelera. La sensazione di potenza è quella dei giorni di Bergamo, l’apertura per Cutrone a sinistra corretta e i tifosi sui social si esaltano".

Tra i rimandati invece ci sono Mateo Musacchio e Fabio Borini. Sul difensore: "Non è da queste partite che si giudica un difensore. Gioca un tempo da centrale vicino a Paletta con il suo 22 ed è tutto abbastanza semplice. Nella stessa azione chiude su Culina, poi ha una tentazione da scivolata e si trattiene… prima di cadere su Mihajlovic. Poi tanta ordinaria amministrazione, giro palla, un contrasto al limite dell’area forse rischioso. Sull'attaccante, invece: "Forse il meno appariscente, di sicuro non il meno utile dei nuovi. Fabio ha l’11 sulla maglia ma gioca da 7, cioè largo a destra nel posto che sulla carta spetterebbe a Suso, infortunato. Non entra nelle azioni dei gol ma rientra, aiuta, rincorre: non è raro vederlo nella trequarti del Milan per dare una mano ai centrocampisti. Come tutti i nuovi, esce alla fine del primo tempo".

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