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Il Milan torna in Europa: ecco tutte le tappe della grande storia rossonera

Marco Van Basten, Milan-Steaua Bucarest (credits: GettyImages).
Il Milan stasera ritorna in Europa dopo vari anni di astinenza, ma la storia rossonera è piena di soddisfazioni in campo internazionale: rivediamone alcune

Salvatore Cantone

INTRO

Il Milan stasera dopo 1234 giorni ritornerà in Europa, e l'attesa per la formazione di Vincenzo Montella è tanta, anche perchè i rossoner isono stati sempre abituati a splendere in campo internazionale. La Gazzetta dello Sport quest'oggi in edicola ripercorre le tappe più importanti della splendida storia del club di via Aldo Rossi, piena di gioie e qualche delusione...

ORGOGLIO

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Siamo nel 1988: dopo l'1 a 1 di San Siro, il Milan affronta in trasferta la Stella Rossa di Belgrado: la partita viene rinviata al giorno successivo, ma al rientro in campo delle squadre, il tutto si trasforma in una "guerra": Donadoni si rompe la mandibola in campo e non respira, con i compagni che sono completamente sotto shock. Van Basten vuole uscire dal campo, ma Sacchi lo rigetta nella mischia: i rossoneri vincono ai rigori, nonostante un gol clamoroso non dato dall'arbitro.

RESISTENZA

Siamo nel 1969: il Milan di Nereo Rocco affronta il Celtic, ma allora la mentalità delle squadre italiane era quella di fare il famoso catenaccio e ripartire in contropiede: i rossoneri infatti disputano una partita da trincea sia contro gli scozzesi e sia contro il Manchester United, ma i fatti daranno ragione alla squadra dell'ex tecnico rossonero.

L'ESODO A BARCELLONA

Siamo nel 1989: è la prima finale di Coppa dei Campioni del Milan di Berlusconi, con i tifosi rossoneri che si riversano al Camp Nou di Barcellona. La partita non ha storia, e i rossoneri portano a casa l'ambita coppa grazie alle alle doppiette di Gullit e Van Basten.

CHE PAURA

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Il Milan in due occasioni ha rischiato seriamente di uscire dalla Champions League: nel primo caso ci riferiamo alla partita dei quarti finale contro l'Ajax, in cui all'ultimo minuto disponibile Inzaghi si inventa un gol a pallonetto, grazie alla collaborazione di Tomasson. Nel 2005, invece il Milan, dopo aver battuto il Psv in casa per 2 a 0, è sotto contro gli olandesi per 3 a 0, ma al novantesimo minuto Ambrosini porta gli uomini di Ancelotti in finale, grazie all'assist di Kakà.

REAL SCHIANTATO

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L'aprile de 1989 è un altro mese da ricordare per i tifosi rossoneri: il Milan infatti schianta a San Siro il super favorito del Real Madrid grazie alle reti Ancelotti, Rijkaard, Gullit, Van Basten, Donadoni, e tutto il mondo capisce che ormai la squadra di riferimento è quella del Diavolo.

DOLORE

Questa è probabilmente la più grossa delusione sportiva per ogni tifoso del Milan : siamo nel maggio del 2005, e i rossoneri affrontano il Liverpool di Benitez nella finale di Champions League. La gara nel primo tempo è praticamente chiusa, grazie alle reti di Maldini e la doppietta di Crespo, ma il secondo tempo diventa un incubo: il Liverpool riesce a fare il 3-3 e a vincere la partita ai calci di rigore. I giocatori e i tifosi sogneranno per tanti notti la parata impossibile di Dudek su Shevchenko, a un cm dalla linea di porta.

PRIMA VOLTA

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Nel 1963 il Milan alza la Coppa dei Campioni, la prima per un'italiana: ad avere questo onore è il capitano Cesare Maldini, dopo che i rossoneri battono il Benfica 2 a 1 grazie alla doppietta di Josè Altafini.

FINALE TUTTA ITALIANA

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Il 28 maggio 2003 è un'altra data indimenticabile per il Milan e per tutto il calcio italiano: all'Old Trafford, infatti, va in scena la prima finale tutta italiana tra i rossoneri e la Juventus, dopo che gli uomini di Carlo Ancelotti avevano già affrontano in semifinale il derby contro l'Inter. La gara è molto tirata, con una rete annullata a Shevchenko, ma alla fine sarà proprio l'ucraino a regalare la sesta Coppa dei Campioni alla società di via Aldo Rossi, grazie all'ultimo rigore decisivo. Paolo Maldini alza il trofeo quaranta anni dopo papà Cesare, sempre da capitano del Milan.

INVINCIBILI

Il Milan nel 1994 ad Atene affronta il Barcellona, che insieme al suo allenatore Cruijff si dice sicuro di vincere, anche perchè Fabio Capello non può contare sugli squalificati Baresi e Costacurta, tuttavia, come spesso accade, il campo smentisce tutto quello che viene detto alla vigilia: il Milan schianta gli spagnolo grazie alle reti di Savicevic, Desailly e la doppietta di Massaro, e regala una gioia immensa a tutto il popolo rossonero.

DEBUTTO AMARO

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Pochi probabilmente ricordano che il debutto europeo di Silvio Berlusconi e Arrigo Sacchi risale al 1987, cioè quando il Milan affronta lo Sporting Gijon nel primo turno di Coppa Uefa. I giocatori rossoneri nei giorni precedenti alla garanon dormono, a causa del rumore provocato dai tifosi spagnoli fuori l'albergo, e tutto questo si vede un po' in campo: il Gijon infatti vincerà per 1 a 0, anche se l'ultima mezz'ora non la vede nessuno in Italia, in quanto nello stesso giorno la Rai decide trasmettere il match di Coppa Campioni tra Napoli e Real Madrid. Insomma, anche da questi piccoli particolare che si capisce che i tempi sono proprio cambiati...

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