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Gazzetta – Il Milan punta al TAS

Tas Losanna Milan
L'Europa League del Milan passerà, secondo la 'rosea', dal verdetto definitivo di Losanna. Intanto, è stretta finale per il nuovo socio di minoranza

Daniele Triolo

L'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport' ha parlato della , sottolineando come, dalle parti di Via Aldo Rossi, si ritenga ormai che il verdetto che la Camera giudicante dell'Organo di Controllo Finanziario dei Club di calcio UEFA (CFCB) , sia compromesso e che si vada verso l'esclusione del club rossonero dalla prossima edizione dell'Europa League.

Il Milan, però, vorrebbe giocarsi la carta della riammissione , dove avrebbe più chance di vedere, se non proprio ribaltato, almeno 'attenuato' il verdetto UEFA. Il TAS, infatti è indipendente rispetto la CFCB e non è detto che i tre giudici del Tribunale che potrebbero essere chiamati a decidere sul caso del Milan sposino in pieno la tesi dell'accusa UEFA, ovvero l'estromissione dei rossoneri dall'Europa.

Il club di Via Aldo Rossi ha preparato ed inviato a Nyon : una documentazione che, nel prossimo periodo, potrebbe addirittura essere 'integrata' con l'inserimento di nuovi elementi. Come, ad esempio, , sul quale Yonghong Li starebbe stringendo i tempi perché, da un lato, garantirebbe liquidità per la gestione corrente del club, dall'altro, invece, potrebbe garantire che mancano per concludere la stagione.

La 'rosea' ha ribadito come , non un gruppo finanziario, sulla cui identità, al momento, c'è il massimo riserbo: se il Milan non dovesse fare in tempo a chiudere con le tempistiche UEFA, comunque potrebbe portare ai giudici un agreement scritto tra le parti che attesti come la società potrà godere di una rafforzata disponibilità finanziaria. Come ormai noto, la CFCB si esprimerà entro 48-72 ore dall'udienza. Qualora il verdetto risultasse negativo, il Milan inoltrerebbe a quel punto ricorso al TAS, che dovrebbe esprimersi in 7-10 giorni.

Non sarebbe, però, finita qui: Losanna potrebbe confermare il verdetto della CFCB, ribaltarlo o rimandare il fascicolo alla UEFA che, a quel punto, aprirebbe un nuovo processo. Da Nyon, però, a quel punto, potrebbero non sanzionale il Milan con la stessa pena della prima sentenza, ma limitarsi a multa severa e limitazioni sul mercato da quantificare entro e non oltre la fine di luglio. 'La Gazzetta dello Sport' ha concluso, infine, dicendo come, se il verdetto di Nyon sembra ormai scontato, al TAS le possibilità di successo crescerebbero del 50%.

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