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G. Galli: “Donnarumma? Il Milan ha vinto 7 Champions senza di lui”

Giovanni Galli
Giovanni Galli si racconta alla Gazzetta dello Sport: "Il ricordo più bello il primo Scudetto. Andai via dal Milan per i contrasti tra Sacchi e Berlusconi"

matteotesta

L'ex portiere del Milan, Giovanni Galli, ha concesso una lunga intervista alla 'Gazzetta dello Sport' in cui ha raccontato dei suoi esordi in rossonero, delle tante vittorie e anche del figlio Niccolò, morto nel 2001 per un incidente con il motorino.

Sui primi giorni al Milan: "Mi chiedevo dove volevano che arrivassimo. Mi sentivo catapultato in un mondo nuovo perché ero abituato alla gestione familiare dei Pontello a Firenze, dove andavo agli allenamenti in bicicletta. Berlusconi, però, era stato chiaro ad Arcore, dove aveva invitato i nuovi acquisti. Disse a mia moglie che le avrebbe sequestrato il marito perché dovevamo vincere tutto, dimostrandosi subito di un'altra categoria".

Il ricordo più bello: "Il primo Scudetto vinto a Como, anche se mi è rimasto il rammarico di non aver sollevato un trofeo quel pomeriggio. Per fortuna, poi, la sera c'è stata la festa con i tifosi a S.Siro".

Sul perché lasciò il Milan dopo 2 Coppe dei Campioni: "Quando tornammo da Tokio, dove avevamo vinto l'Intercontinentale, Sacchi mi disse che avrebbe avuto bisogno di me nella partita successiva e invece a Bari non giocai. La cosa si ripetette, forse per i contrasti tra Sacchi e Berlusconi. E allora chiesi di andare via, perché speravo di vincere un'altra Coppa dei Campioni con il Napoli".

Su Donnarumma: "Deve restare? Il Milan ha vinto 7 Champions senza di lui e deve rimanere solamente se è convinto al 100% , come Baresi che giocò 2 anni in B".

Sul figlio Niccolò: "Ho una sua foto con una ciocca di capelli che tengo sempre in tasca, in una bustina di stoffa. Niccolò è con me, tutti i minuti di tutti i giorni".

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