archivio2017

Europa League – Il Milan vince, ma la difesa a tre non ha convinto

Europa League – Il Milan vince, ma la difesa a tre non ha convinto - immagine 1
Il Milan di Vincenzo Montella si è qualificato alla fase ai gironi di Europa League: quella di ieri in Macedonia è stata una semplice formalità da sbrigare

Salvatore Cantone

Come scrive La Gazzetta dello Sport quest'oggi in edicola, il Milan ieri è passato "alle cose formali", qualificandosi al girone di Europa League, con conseguente ritorno ufficiale in Europa dopo tre anni di astinenza. Anche la partita di ieri è stata vinta, e ancora una volta il protagonista è stato Patrick Cutrone, che è arrivato già a tre gol stagionali in gare ufficiali. Vincenzo Montella, come avevamo preannunciato nella giornata di ieri, ha effettuato alcuni esperimenti in vista del campionato, tuttavia le prove per un cambio di sistema di gioco sono insufficienti, visto che i rossoneri hanno mantenuto la porta imbattuta solo grazie a Storari e alla mediocrità dell'avversario.

GIOVANI - Marco Fassone e Massimiliano hanno fatto un mercato strepitoso, ma il settore giovanile resta sempre importantissimo, cosi come dimostra il match di ieri: nonostante i tanti nuovi acquisti, il gol della vittoria infatti è stato confezionato da Locatelli e Cutrone. Bene anche Zanellato e Gabbia. I ragazzi del vivaio sembrano metterci qualcosa in più rispetto agli altri pagati a suon di milioni: è il caso di André Silva, che disputa una gara davvero negativa, e la sensazione è che debba ancora abituarsi a giocarsi in una squadra cosi importante come quella rossonera.

DIFESA A TRE - L'esperimento principale della partita era la difesa a tre, utilizzata per la prima volta dal primo minuto in gare ufficiali, anche se il nuovo schieramento non ha convinto, probabilmente sia perchè  bisogna collaudare alcuni meccanismi e sia soprattutto per una questione di uomini: Romagnoli è lontano da una condizione fisica accettabile, Zapata ha commesso qualche errore e Mauri a centrocampo non ha offerto la sufficiente copertura. Lo Shkendija dunque aveva la possibilità di fare male, ma la poca qualità dei macedoni ha permesso sostanzialmente di non subire gol, ma la squadra rossoneroa ha rischiato in più di un'occasione. Dal punto di vista della costruzione, troppe volte sono stati fatti lanci lunghi, e i tiri in porta sono stati pochi, soprattutto nella ripresa. In ogni caso, c'è un'intera stagione per lavorarci sopra: l'importante era tornare in Europa dopo tre anni.

TI POSSONO INTERESSARE ANCHE:

SEGUICI SU:  ///  ///  ///  /// 

tutte le notizie di