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Diritti TV, Malagò tenta il compromesso con i club

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Il commissario Malagò, con Miccichè, prova a ricomporre la crisi tra Sky e MediaPro. Per la Coppa Italia Mediaset sfida Rai. Oggi assemblea.

Stefano Bressi

Oggi potrebbe essere l'ultimo giorno di mandato per Giovanni Malagò come commissario della Lega Serie A. È ciò che si augura lui stesso: il ripristino completo della governance, dopo l'elezione del presidente Gaetano Miccichè. Il caos dei diritti TV, però, richiede altro lavoro e impone diverse priorità, scrive La Gazzetta dello Sport. Insomma, non potrà congedarsi oggi Malagò, nell'assemblea convocata a Roma per definire le nomine e che si è trasformata in un gabinetto d'emergenza per discutere proprio dei diritti televisivi. Una partita che vale più di un miliardo a stagione.

Venerdì scorso il Tribunale di Milano ha esaminato il ricorso di Sky e nel frattempo il bando di MediaPro è stato sospeso. Se verrà invalidato con richieste di modifiche oppure confermato lo si saprà tra oggi e dopodomani, con la sentenza del giudice. Dopo l'udienza, i duellanti Jaume Roures e Andrea Zappia si sono incontrati a Roma, proprio su invito di Malagò e Miccichè, rappresentati da Paolo Nicoletti. È stata l'apertura a un dialogo che dovrebbe portare a un compromesso secondo la Lega, così da restituire certezze finanziarie ai club. Perchè con il bando congelato, è stata congelata anche la fideiussione da più di un miliardo. Ovviamente le squadre sono andate in agitazione, visto che mancano quattro mesi all'inizio del campionato. L'armistizio proposto prevede rinunce da parte di tutti: MediaPro dovrebbe rinunciare a essere editore, Sky dovrebbe mettere più soldi e i club accontentarsi di qualcosa in meno. Ed è proprio sull'ultimo punto che si discuterà in assemblea oggi.

Malagò e Miccichè vogliono evitare rotture: dunque né un terzo bando per Sky, né un canale di MediaPro, bensì una ricomposizione della vicenda nell'ambito dell'attuale iter di vendita. In Serie A gli scenari sono vari: alcuni club non vogliono mollare neanche un centesimo e sono pronti a varare il canale, cosa che vede in posizione contraria gli altri club. Di certo continueranno gli incontri tra Sky e MediaPro. Per ora la governance è finita in secondo piano per Malagò e Micciché. Nessun passo avanti nelle nomine dei consiglieri, con il doppio delle richieste rispetto ai posti disponibili. Oggi si aprono anche le buste di Coppa Italia e Supercoppa Italiana, con Mediaset che sfida la Rai.

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