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Cessione Milan, Fininvest libera di ascoltare altre proposte

Mediaset Fininvest Milan Berlusconi
Ieri sera, a mezzanotte, è scaduta l'esclusività della trattativa tra Fininvest e 'Sino-Europe Sports' per la cessione del Milan: i possibili scenari

Daniele Triolo

Come anticipato nella mattinata di ieri da nel corso dell', e poi confermato da 'Sino-Europe Sports' con , non si è concretizzato il tanto sospirato 'closing' per il passaggio di proprietà del club rossonero da Fininvest alla società cinese presieduta da .

Le parti, in giorni caratterizzati da incontri continui e riformulazione dei contratti esistenti, non si sono accordate ufficialmente per una proroga dei termini della trattativa, bensì hanno trovato . In pratica, 'Sino-Europe Sports' dovrà versare un'ulteriore caparra di 100 milioni di euro entro 7-10 giorni al massimo (data plausibile, il 10 marzo prossimo) e fornire a Fininvest, oltre alla certezza della provenienza 'legale' di quei soldi, anche garanzie concrete sulla solidità economica della sua struttura finanziaria, giacché mancherebbero, all'appello, per ratificare la cessione del Milan ai cinesi, altri 320 milioni (220 per le quote del club, 100 per l'anticipo sul piano triennale di investimenti concordato).

Ora, la situazione in casa Fininvest è piuttosto chiara e delineata: da ieri sera, a mezzanotte, l'azienda di Via Paleocapa non è più contrattualmente legata al dover definire la situazione necessariamente con 'Sino-Europe Sports' e, pertanto, in presenza di altre proposte, da eventuali altri potenziali compratori, potrà sedersi al tavolo delle trattative senza violare alcun accordo. Per giunta, con in tasca, già versati da 'SES' come anticipi per proseguire la trattativa dallo scorso agosto ad oggi.

In queste ore si sono sparse voci di nuove cordate interessate a rilevare quote del Milan: (soluzione che, lo ricordiamo, il Presidente Silvio Berlusconi avrebbe sempre gradito), un'altra relativa ad un imprenditore giapponese pronto a versare 200 milioni di euro per entrare in società; un'ultima, infine, che vorrebbe il ritorno in grande stile della cordata di imprenditori rappresentata, in Italia, dagli advisor italo-statunitensi Sal Galatioto e Nicholas Gancikoff, già operativi con Fininvest ed Adriano Galliani la scorsa estate prima della scissione interna con gli imprenditori poi riunitisi nella 'Sino-Europe Sports'.

Tanto , giornalista de 'Il Sole 24 Ore' molto ben informato sulla vicenda closing, tanto il quotidiano 'Libero' in edicola stamattina, escludono un possibile, nuovo inserimento della cordata Galatioto nella questione ma, come abbiamo visto ormai da quasi due anni a questa parte, sulla questione della cessione del Milan non può mai essere scritta davvero la parola fine.

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