Milan, Elliott vuole una cessione senza scosse: RedBird è l’ideale

'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola fa il punto della situazione sulla cessione del Milan da Elliott a RedBird. Il fondo statunitense di Gerry Cardinale, infatti, ha accelerato nell'acquisizione del pacchetto di maggioranza del club rossonero dopo l'uscita di scena di InvestCorp, fondo del Bahrein.

Ci vorrà un po' di tempo per la chiusura definitiva dell'accordo, ha sottolineato la 'rosea', ma la strada ormai sembra segnata. Il Milan, dunque, resterà di proprietà americana, passando da Elliott a RedBird. Fondo che, tra l'altro, tra statistiche e scouting si è ritagliato uno spazio già davvero molto importante negli sport americani.

Il cambio di assetto societario, al di là dell'aspetto finanziario, per il Milan sarà morbido e relativo. Il quotidiano sportivo nazionale, infatti, ha spiegato come, almeno per i primi tempi, il management dovrebbe rimanere immutato. Resterà il CEO, Ivan Gazidis, così come Paolo Maldini e Frederic Massara, rispettivamente direttore tecnico e sportivo del club di Via Aldo Rossi.

Loro tre, insieme al tecnico Stefano Pioli, rappresentano una garanzia. Il desiderio di Elliott, in questo finale di stagione, è stato soprattutto quello di preservare la stabilità e la tranquillità della parte sportiva. Anche se l'offerta formulata da RedBird per il Milan è sembrata subito convincente. Sia per la cifra proposta (1,3 miliardi di euro, che potrebbero in futuro aumentare fino a 1,8) sia per la struttura.

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Elliott resterebbe all'interno del Milan, seppur con una quota di minoranza. Questa è un'altra dimostrazione di quanto la famiglia Singer si sia affezionata ai rossoneri. Nei prossimi giorni, ha concluso la 'rosea', si lavorerà per portare a termine l'operazione e, contestualmente, si ricomincerà a parlare del progetto del nuovo stadio, centrale anche nei programmi degli aspiranti nuovi proprietari. Milan, il nuovo bomber arriva dal Chelsea? Le ultime news di mercato >>>

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