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Cessione Milan – Documenti in procura, i fondi sono leciti

Mediaset Fininvest Milan Berlusconi
L'avvocato di Berlusconi ha portato i documenti della trattativa ai magistrati. I fondi sono leciti, niente rientro di capitali nell'acquisto del Milan.

Stefano Bressi

Due giorni fa, l'avvocato di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini, ha esibito alla procura di Milano un fascicolo con tutti i documenti della trattativa tra Fininvest e Sino-Europe Sports, di nome "Lecita provenienza di capitali". Una pratica di trasparenza e antiriciclaggio, scrive La Repubblica, che serve per tracciare grosse somme di denaro, per mettersi al riparo da eventuali problemi e soprattutto per mettere a tacere chi sparlava di questa storia. Tutti i documenti presentati provano che la provenienza dei 200 milioni versati fino a oggi è assolutamente lecita e spiegano quali strumenti bancari sono stati utilizzati.

Fino a ieri in procura non era stato aperto alcun fascicolo a riguardo. L'unico riferimento processuale era contenuto nell'indagine che ha coinvolto la Tax&Finance, fiduciaria a cui si era rivolto Mr. Bee quando voleva acquistare il club rossonero. Uno dei fondatori della società, quasi un anno e mezzo fa, è finito in carcere con l'accusa di riciclaggio. Svolgeva diverse operazioni con l'obiettivo di frodare il fisco italiano. In quelle carte il collegamento con Mr. Bee, di cui T&F aveva curato i rapporti per acquistare il Milan, in veste di advisor.

Prima che l'operazione venga davvero considerata pulita, comunque, ci dovranno essere altri controlli, tra cui quelli di Banca d'Italia. In ogni caso, secondo i documenti presentati da Fininvest, la provenienza dei 740 milioni è assolutamente lecita e sicura, nonostante siano una cifra davvero alta.

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