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Calhanoglu, un gol che sa di rinascita: il turco vuol prendersi il Milan

Calhanoglu Fiorentina-Milan
Calhanoglu ha giocato un buon derby mercoledì, e ieri, ancora subentrato, ha segnato il gol del pareggio. E' un uomo ritrovato, che può trascinare il Milan

Michele Neri

Da Honda-bis a talento ritrovato. Il mese di dicembre di Hakan Calhanoglu si chiude nel migliore dei modi, con quel dato che rende univoco il giudizio su un calciatore: il gol. Il numero 10 del Milan arrivato in estate all'interno della campagna acquisti assai decantata sembrava potesse già partire a gennaio. Invece la cura Gattuso lo ha riportato nelle rotazioni dei rossoneri, e presto magari lo vedremo pure titolare. I tifosi iniziano a fidarsi di lui, che forse ha compreso maggiormente i ritmi del calcio italiano, inizialmente problematici per l'ex Bayer Leverkusen.

Come scrive l'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", c'è un precedente legato al Franchi di Firenze e alla Turchia, nazione di origine di Hakan. Risale a 17 anni fa, ad un Fiorentina-Milan terminato 4-0. L'allenatore Fatih Terim, un turco appunto, si prese l'applauso di tutto il pubblico, anche quello avversario. Ieri a fare festa è stato un altro proveniente dalla Turchia: il trequartista di Gattuso. Subentrato a Borini, sempre energico e al contempo poco preciso e incisivo, il calciatore nato a Mannheim (in Germania) ha riportato i conti a posto. Certo, l'errore di Sportiello sul tiro di Suso è gran parte della rete di Calhanoglu. Ma bisogna anche essere pronti sulla respinta, e il 10 si è dimostrato tale. Il terzo gol stagionale, dopo quelli contro Chievo e Austria Vienna, è simbolicamente il più importante, come evidenzia la 'rosea'. E' infatti la prima volta che il Milan recupera uno svantaggio e mantiene un risultato positivo fino al termine del match. Contro l'Inter, nel derby deciso dalla tripletta di Icardi, il Diavolo aveva recuperato due volte, ma ha poi perso con il rigore nel finale.

Dunque il tecnico rossonero, Gennaro Gattuso, aveva visto bene quando sosteneva come Hakan fosse in crescita. Lo ha utilizzato per una frazione della sfida di mercoledì contro i cugini, e ieri per la seconda volta da ala sinistra ha messo in luce il talento che possiede. Rino però non crede di avere tanti meriti nel recupero del turco: "Abbiamo recuperato Hakan con il lavoro, con la sua passione. Ha doti incredibili ma per giocare a calcio bisogna potersi allenare a centro all'ora. Se è migliorato è solo merito suo". Possibile che sia così veramente. Il suo atteggiamento in campo pare essere cambiato. Da spento a vivace, tutto d'un colpo. Il Milan ora può ben sperare, perché per una volta, forse, la maglia più importante (la numero 10) sarà onorata. Da Calhanoglu l'artista, che per ogni post sui social utilizza l'hashtag #HereToCreate: qui per creare.

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