Ecco come Luca Bianchin, giornalista de La Gazzetta dello Sport, ha introdotto le dichiarazioni di Igli Tare, ds del Milan, durante l'incontro con la stampa di martedì:


RASSEGNA STAMPA
Bianchin: “Tare, un DS alla Milan, Modric il primo atto per riportare il club ai vertici”
"Igli Tare è un centravanti, si vede. Fisico, concreto, con i piedi per terra, ben piantati nella storia. È cresciuto in Albania tifando per il grande Milan e, quando parla della squadra che ha in mente, fa continui riferimenti ai valori del club: da lì vuole partire. Ha giocato con Baggio e Guardiola e sa che i campioni in uno spogliatoio fanno la differenza: per questo il suo primo atto da direttore sportivo è stato andare a prendere Luka Modric, un Pallone d’oro. Tare parla con i giornalisti nella prima uscita informale da dirigente rossonero e fa capire di sentire la responsabilità di essere al Milan.
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Ringrazia “tutta la società per l’accoglienza” e dice: “La storia gloriosa del Milan mi dà una responsabilità enorme, per dare il massimo e contribuire a portare la società dove merita, ai vertici del calcio italiano ed europeo”. Il Milan che ha in testa, tra le righe, si capisce. Un Milan con Maignan e una difesa quasi tutta nuova, senza Theo e magari con Leoni centrale di prospettiva. Un centrocampo ricostruito, di qualità, che unisca palleggio e intensità. Un attacco che riparta da Leao e da un nuovo 9, che al momento non sarà Vlahovic e nemmeno Kean, lontani dall’identikit tecnico ed economico del centravanti da prendere sul mercato"
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