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Betis-Milan, Suso torna a casa: a Siviglia ritrova la sua gente

L'esultanza di Suso
Sarà una gara davvero speciale quella di Jesùs Suso, che a Siviglia giocherà poco lontano da Cadice la città che lo ha visto crescere

Alessio Roccio

Jesùs Suso questa sera avrà certamente qualche motivazioni in più rispetto ai suoi compagni di squadra per cercare di vincere la partita e fare bella figura di fronte al pubblico spagnolo. Il talento del Milan è nato e cresciuto a Cadice, a 100 chilometri circa di distanza dal capoluogo dell'Andalusia. Il suo primissimo allenatore ai tempi delle giovanili - José Luìs Huerta - ha raccontato qualche aneddoto sul giocatore della nazionale iberica.

"Era un ragazzo con la testa sulle spalle sin da bambino - inizia il tecnico -. Andava bene a scuola, era riservato, serio e silenzioso. La sua famiglia ha fatto un gran lavoro e in campo era fenomenale. Colpiva bene con entrambi i piedi e faceva sempre la scelta giusta. Aveva un controllo magnifico e la scelta dell'ultimo passaggio perfetta. Intelligente, sapeva leggere benissimo avversari e partita. Si vedeva subito che era di un'altra categoria".

Poi è arrivato il Liverpool, grazie a... Rafa Benitez. Dopo aver vestito la maglia gialla del Cadice per poco più di 4 stagioni, decide grazie alla sua famiglia di andare a Liverpool dove l'allenatore spagnolo lo vuole fortemente. La presenza di Rafa è fondamentale per la sua decisione, nonostante su di lui ci fosse anche il Real Madrid. La lingua, la cultura e il progetto di Benitez furono decisivi.

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