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Berlusconi: “Indagine sul Milan? Falso: è un attacco politico”

Silvio Berlusconi e Yonghong Li a Villa San Martino, foto Auro Palomba
Silvio Berlusconi ieri ha difeso la solidità di Yonghong Li e respinto le illazioni avanzate in questi giorni da 'La Stampa' e da 'Il Secolo XIX'

Daniele Triolo

Giorni di roventi polemiche, questi, intorno alla figura di Silvio Berlusconi e, seppur indirettamente, alla sua ex 'creatura', il Milan. I quotidiani 'La Stampa' e 'Il Secolo XIX', infatti, hanno pubblicato, in questi giorni, la notizia secondo cui la Procura di Milano starebbe indagando sulla cessione del Milan da Fininvest alla Rossoneri Sport Investments Luxembourg di Yonghong Li, avvenuta lo scorso 13 aprile 2017, poiché l'operazione, a loro dire, 'puzzerebbe' di riciclaggio di capitali.

Berlusconi, per farla breve, secondo le fonti in possesso dei colleghi dei due quotidiani sopraccitati, avrebbe utilizzato la vendita del club rossonero per far rientrare in Italia dei capitali offshore. Notizia che, guarda caso, è stata fatta uscire in piena campagna elettorale e che, una volta deflagrata come una bomba in tutto lo stivale, ha provocato l'indignazione del Milan (seppur in via ufficiosa), dei legali dell'ex Premier e, ovviamente, di Fininvest, che ha sottolineato a più riprese la completa regolarità dell'operazione.

Come ricordato, quindi, dall'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport', ci ha pensato lo stesso Silvio Berlusconi, ieri pomeriggio, in occasione di 'Domenica Live', trasmissione in onda sulle frequenze di 'Canale 5', a spazzare via qualsiasi dubbio sulla solidità economica di Yonghong Li e, ovviamente, a fugare qualsiasi remora su di un'indagine definita inesistente. Non soltanto dell'ex proprietario rossonero, ma dalla stessa Procura chiamata in causa per ammissione del PM milanese, Francesco Greco.

“Tutte le volte che ci sono campagne elettorali e che si profila una mia vittoria – ha detto Berlusconi -, se ne inventano di tutti i colori. Stavolta se ne sono inventata una enorme, che è stata smentita prontamente dalla Procura interessata, quella di Milano. Il fatto che noi si sia approfittato della vendita del Milan per portare in Italia capitali che tenevamo fuori non corrisponde assolutamente al vero – ha sentenziato Berlusconi -. Pensiamoci un attimo: vi pare possibile che se qualcuno avesse fuori dei capitali, li farebbe rientrare attraverso un'operazione su cui si sono spese milioni di pagine di giornale e ore e ore di televisione? Sarebbe davvero una persona poco intelligente. Addirittura stupido. Devo quindi smentire nella maniera più assoluta”.

Berlusconi ha proseguito: “Fininvest si è avvalsa di banche di alto livello, di consulenti internazionali. Abbiamo sempre informato la Procura di Milano di tutto ciò che stava accadendo e alla fine abbiamo venduto ad un protagonista dell'industria cinese che, con noi, ha mantenuto finora tutti gli impegni. Ha fatto il versamento della prima parte, e ha versato puntualmente la seconda. Non solo. Aveva promesso che avrebbe effettuato una campagna acquisti da 250 milioni di euro: l'hanno fatta da 240”.

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