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Più Bonaventura che Niang: Montella punta sulla tecnica

Niang Bonaventura Milan Lazio
Bonaventura dovrebbe giocare ancora una volta titolare nel tridente al posto di Niang. In questo momento le sue caratteristiche servono.

Stefano Bressi

Il rientro di Andrea Bertolacci era passato quasi inosservato, come se non potesse cambiare più di tanto la situazione del Milan. Effettivamente forse sarebbe stato così, se non fosse stato per il calo evidente di rendimento da parte di M'Baye Niang. Il francese, da quando è stato colpito dall'influenza, non è più tornato ai livelli messi in mostra a inizio stagione, quando era in grado di spaccare la partita con le sue cavalcate e di essere letale in contropiede. Pochi gol, ma ottimo lavoro. Vincenzo Montella lo aveva esaltato fin dal primo giorno e lui lo stava ripagando. Poi, qualcosa si è rotto.

Con le prestazioni in calo del numero 11 il rientro di Bertolacci è stato fondamentale. Non perché l'ex Genoa abbia le stesse caratteristiche del giovane attaccante, ovviamente, ma perché ha permesso all'Aeroplanino di sostituire l'ala sinistra. Da diverse partite Montella sta schierando Giacomo Bonaventura nel tridente offensivo e sembra essere intenzionato a riproporlo anche domani sera contro il Torino.

Il numero 5 rossonero si sta rivelando più adatto al ruolo, anche per il momento della stagione. A differenza di Niang, infatti, Bonaventura è più bravo negli inserimenti in area di rigore partendo largo, come dimostrano i due gol messi a segno in Supercoppa Italiana e in Coppa Italia contro Juventus e Torino. Reti che evidenziano anche un'ottima intesa con Suso, che pare aver memorizzato ormai il movimento del suo compagno ed è sempre pronto a servirlo al meglio.

Inoltre Jack è ovviamente molto più predisposto a entrare nell'azione, toccando molti più palloni e venendo a giocare di più in mezzo al campo, senza tuttavia dimenticarsi di farsi trovare pronto sulla fascia. Il suo spostamento nel tridente, in più, consente a Montella di inserire un altro palleggiatore in mezzo al campo, come Bertolacci appunto o anche Mario Pasalic. Questo, ovviamente, aiuta il Milan a fare più possesso palla e garantisce anche maggiore copertura.

Bocciatura, dunque, per Niang? Assolutamente no. Montella ha detto dal primo giorno di essere molto contento di poterlo allenare e nella prima parte di stagione ha dimostrato di poterlo far rendere al meglio. L'Aeroplanino continuerà a lavorarci e aspetterà solo che si riprenda al meglio fisicamente, ma anche mentalmente. Anche perché quando servirà nuovamente che il Milan agisca in contropiede, le sue caratteristiche torneranno a essere utilissime.

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