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Panchina Milan, spunta Garcia. La situazione del francese

Rudi Garcia, ex allenatore della Roma
Rudi Garcia ammicca al Milan per la prossima stagione. Ecco cosa potrebbe portare il francese ai rossoneri, se il Milan dovesse puntare su di lui

Redazione

Il Milan sta preparando che si disputerà sabato sera a Roma contro la Juventus, ma fuori dal campo si stanno giocando due partite molto più importanti: la cessione della maggioranza della società ai cinesi e la scelta del nuovo allenatore. Se per siamo quasi a buon punto, diversa è la situazione che riguarda la nuova scelta tecnica. Nelle ultime ore, Rudi Garcia si è autocandidato alla panchina rossonera e quello del francese sarebbe un profilo sicuramente interessante che potrebbe fare al caso del Milan.

“Il mio futuro? Potrei rimanere in Italia, magari un po’ più a nord di Roma”. Così l’ex allenatore giallorosso ha affermato ai microfoni de "La Repubblica". Una frase eloquente che lo avvicina al Milan e questa di Garcia è, di fatto, una vera e propria autocandidatura. A Berlusconi piace il francese? Difficile dare una risposta certa a questa domanda, anche se il profilo del tecnico che ha riportato la Roma ad alti livelli potrebbe indurre la dirigenza del Milan a farci un pensierino. Garcia, infatti, nel suo primo anno alla Roma ha fatto letteralmente un miracolo con il grande inizio di campionato che ha portato i giallorossi a ottenere dieci vittorie consecutive nelle prime dieci giornate, chiudendo la stagione al secondo posto con il record di punti capitolino (85) nella serie A. La stagione successiva, prima di essere sollevato dall’incarico lo scorso gennaio, ha chiuso al ancora al secondo posto, ma senza brillare come nella prima stagione.

Ma come farebbe giocare i rossoneri? Il modulo di riferimento di Garcia è il 4-3-3 e la prerogativa del francese è posizionare i giocatori nel loro ruolo di riferimento, senza snaturarne le caratteristiche o schierarli fuori ruolo e mantenendo sempre un equilibrio di squadra. La filosofia tattica è una delle migliori, basandosi su una difesa solida, con i terzini che in fase offensiva sono dei veri e propri attaccanti, e un centrocampo di qualità con due mezzali tecniche e una diga davanti alla difesa che sappia prima di tutto recuperare palloni, ma anche impostare l’azione. In attacco due esterni veloci e tecnici, abili anche sui contropiedi, a supportare la punta centrale. Sicuramente un pensiero di gioco propositivo e godibile agli occhi dei tifosi, ormai stanchi di vedere un Milan arrendevole e senza gioco da quasi tre anni.

Il francese, però, ormai è abituato ad acquisti di certo livello e a squadre ambiziose e vorrebbe sicuramente acquisti di un certo livello, a iniziare dal centrocampo che ormai avrebbe bisogno di innesti importanti. Potrebbero allora tornare di moda nomi interessanti come Biglia e Witsel, già accostati in passato al Milan. Servirebbe anche un difensore di livello, impossibile allora non pensare a Benatia, giocatore lanciato ad alti livelli proprio. Inutile dire, poi, che Garcia accoglierebbe a braccia aperte anche Zlatan Ibrahimovic, nonostante ad ora la situazione dello svedese sia abbastanza indecifrabile. L’auto candidatura di Rudi Garcia non passerà di certo inosservata ai piani alti di Casa Milan, anche se per ogni movimento, in questo mese e mezzo, bisognerà confrontarsi con i cinesi. Garcia aspetta, il Milan potrebbe ripartire da lui.

Ruggero Daluiso

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