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Mr. Bee: “Berlusconi, accetta la mia offerta e resta presidente”

Silvio Berlusconi e Bee Taechaubol Milan
Proprio quando Berlusconi si era convinto a cedere il Milan ai cinesi è tornato alla ribalta Mr. Bee! Il thailandese è pronto a presentare una nuova offerta

Stefano Bressi

Sembra davvero non finire mai questa storia legata alla cessione del Milan. Proprio quando Silvio Berlusconi sembra essersi convinto a cedere a una cordata cinese, ecco che riappare Mr. Bee Taechaubol! Il thailandese non si dà per vinto e continua a tentare di convincere il presidente Berlusconi.

Il broker orientale è stato intervistato dalla "Gazzetta dello Sport" e ha rilasciato delle dichiarazioni davvero clamorose: "Non sono mai scomparso da questa trattativa. Ovviamente da quando è stata siglata un'esclusiva con un altro consorzio sono rimasto in attesa. Ma è dal dicembre 2014 che il mio impegno non si interrompe. Ora che manca poco al termine di questa esclusiva vorrei far sapere ai tifosi del Milan che esiste un'altra possibilità: Berlusconi può tenersi il Milan e restarne alla guida. Ci sono gruppi e persone molto interessate ad aiutarmi in questo accordo, lo dimostra il fatto che siano stati loro a chiedermi di poter far parte della trattativa. Il Milan ha enorme appeal in Cina. È tardi? Bah... Questa trattativa mi ha insegnato che c'è sempre una possibilità. Non sento Berlusconi da tempo, ma i contatti con Fininvest non si sono mai interrotti. La mia stima nei confronti del Presidente è massima ed è per questo che ho continuato a insistere per questo accordo. La storia di questa trattativa è lunga e complessa. Un punto di svolta c'è stato lo scorso maggio, quando c'era un accordo per la cessione della maggioranza pronto, ma Berlusconi ha cambiato idea. Mi ha detto che vendere il Milan sarebbe stato come tagliarsi un braccio, che il Milan era la sua infanzia e che l'aveva costruito con il padre. Ho capito il suo travaglio interiore e l'ho rispettato. Ma in quel momento ho capito che il Milan è da lui imprescindibile. Allora abbiamo iniziato a lavorare a un accordo per la minoranza, soluzione da lui preferita. Non siamo mai arrivati al closing perchè gli investitori che mi appoggiavano si sono tirati indietro. Ho dovuto cercare altri partner e non è stato semplice, vista anche la crisi delle borse asiatiche. Ma adesso ci sono e sono solidissimi e pronti a investire. In passato ho avuto contatti anche con Suning, ma ho perso solo tempo. I miei investitori ora sono ZHJ Capital e Parantoux Capital, fondi cinesi che lavorano a stretto contatto il principale fondo della Cina, di proprietà del Ministero delle Finanze. Mi hanno contattato quando hanno saputo che Berlusconi era disposto a vendere la maggioranza, ma sono disponibili a fornire capitali per una nuova offerta anche per la minoranza. Io credo sia la soluzione migliore. La mia offerta consiste nell'acquisto del 48% del club. Immediato investimento di 100 milioni su questo mercato e altri 100 all'anno, frutto di accordi commerciali per i quali ho già un business plan. Poi vorrei quotare in borsa la società entro due anni. Berlusconi resterebbe presidente e proprietario, Sono disposto a venire a Milano appena scade l'esclusiva e chiudere in due settimane. Sorprenderò tutti. Sono disposto a mettere a disposizione il lavoro commerciale svolto anche se non dovesse vendere a nessuno, perchè il Milan deve restare di Berlusconi. Se poi volesse fare un Milan tutto italiano da gestire da solo io gli darei supporto commerciale in Asia. Non so se il Presidente ha già deciso, ma se ripenso al nostro incontro di maggio sono convinto che il Milan sia parte della sua vita, della sua storia. Ho capito che il Milan deve restare italiano. Sono pronto a lavorare per la società, ma non c'è proprietario migliore di Berlusconi. Ha un'altra possibilità. Accetterò comunque ogni sua decisione".

Un'intervista lunga e molto sostanziosa. Scenario che potrebbe far piacere a moltissimi tifosi, ma che difficilmente potrebbe essere messo effettivamente in atto. Berlusconi non è tipo da vendere in breve tempo e vorrebbe prima, giustamente, ricevere tutte le informazioni necessarie sui nuovi investitori. Se dovesse decidere, dunque, di prendere in considerazione la nuova proposta si perderebbe ulteriore tempo, anche se sul mercato i soldi Mr. Bee li metterebbe comunque. Un altro problema potrebbe essere rappresentata dalla penale che una delle due parti, nel caso di passo indietro, dovrebbe pagare. A meno che anche quella non la prendesse a carico Mr. Bee. Presto si scoprirà molto di più: l'esclusiva sta per scadere e il Milan conoscerà il proprio futuro.

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