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MILAN, pressing di Marina Berlusconi per cedere il club ai cinesi

Marina Berlusconi, Getty Images
Secondo 'La Repubblica', Fininvest insiste per ridurre le spese sportive. E Marina media con Silvio Berlusconi per cedere il Milan ad una cordata cinese

Daniele Triolo

Bee Taechaubol, ormai, appare piuttosto lontano. E, in questo weekend invernale, secondo quanto riportato questa mattina da 'La Repubblica', è arrivata una sorpresa in casa Milan. Gli uomini della Fininvest, infatti, avrebbero messo sul tavolo un'alternativa per la cessione del Milan: una cordata di imprese cinesi, controllate dal Governo di Pechino.

L'alternativa sarebbe reale, concreta: in uno studio legale internazionale nel centro di Milano, infatti, si sarebbe già tenuto un incontro tra le parti: da un lato Fininvest, proprietaria del 99% delle azioni del club di Via Aldo Rossi, dall'altro i cinesi. Ancora misteriosi ma, a quanto sembra, più decisi di Bee Taechaubol nella conclusione dell'affare. Il loro dossier era già stato proposto a Silvio Berlusconi, sempre secondo 'La Repubblica', già prima della trattativa con il broker thailandese, ma non era sato preso in considerazione poiché il prezzo offerto dai cinesi per l'acquisto delle quote del Milan era stato giudicato troppo basso rispetto i 480 milioni offerti per il 48% del club da Bee Taechaubol.

Proprio la valutazione globale del Milan, per ora, resterebbe il nodo cruciale della vicenda: Silvio Berlusconi, dopo aver 'assaporato' l'idea di incassare quasi mezzo miliardo di euro per meno di metà del Milan, dovrebbe scendere a più mite proposta, ed accettarne una che prevede una valutazione globale del club intorno ai 600 milioni di euro. E poi, chi comanderebbe all'interno della società? Silvio Berlusconi, almeno in una prima fase, vorrebbe inserire dei soci di minoranza, e rimanere al timone del club. Cosa che la controparte cinese, vista anche l'importanza capitale dell'investimento, non vorrebbe fare: vorrebbe, al contrario, prendere subito le quote di maggioranza del Milan, concedendo a Berlusconi di rimanere Presidente onorario ed ad Adriano Galliani di operare nella parte sportiva fino alla scadenza del suo contratto.

Marina Berlusconi, ed insieme a lei il fratello Pier Silvio, vuole 'sgravare' Fininvest delle spese del Milan, per liberare risorse da destinare a 'Mediaset', si legge ancora nell'articolo di 'Repubblica'. L'obiettivo, ora, è quella di convincere il padre ad accettare l'offerta, seppur al ribasso, della cordata cinese. Anche perché, in caso contrario, la linea del Milan per la prossima stagione sarebbe obbligata: budget limitato a 50 milioni, autarchia, organico giovane ed italiano.