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Milan: il mercato si avvicina, ma Gattuso non vuole rivoluzioni

Gennaro Gattuso, allenatore del Milan
A poche ore dall'inizio ufficiale del calciomercato anche in casa Milan si pensa a come rafforzare la squadra, ma Gennaro Gattuso mette le cose in chiaro

Edoardo Lavezzari

Domani il Milan tornerà in campo, a Firenze, per giocare  da vincere a ogni costo per chiudere bene il 2017, dare un bel segnale dopo la vittoria nel derby di Coppa Italia e fermare un'avversaria pericolosa come la Fiorentina, in lizza con i rossoneri per un posto in Europa League. Eppure, sarebbe strano il contrario a pochi giorni dall'inizio ufficiale delle trattative, oggi a Milanello ha tenuto banco anche il calciomercato. Gennaro Gattuso, però, è stato chiaro: "La mia necessità è non perdere nessuno per strada e lavorare con questo gruppo di ragazzi. Spero di essere fortunato in questo senso. E cercare di vincere qualche partita, perchè la squadra è valida e può fare molto di più di quello che sta facendo. Sono molto contento della rosa che ho a disposizione".

Parole inequivocabili, in scia con quanto dichiarato più volte dall'AD Fassone e dal DS Mirabelli nelle ultime settimane. Il Milan, insomma, non verrà stravolto nella prossima sessione e forse non verrà nemmeno ritoccato, anche perchè in rosa, soprattutto in alcune posizioni, non mancano gli esuberi. Si pensi alla questione portiere, con Gabriel, quarto nel ruolo, che potrebbe venir addirittura svincolato, oppure ai difensori centrali, ben sei, con Gustavo Gomez e Paletta pronti a partire in cerca di minuti importanti, per non dimenticare il centrocampo, dove Josè Mauri continua a non trovare spazio. Eppure la sensazione è che qualcosa vada fatto anche in entrata. Una mezz'ala, infatti, servirebbe per non far fare gli straordinari a Frank Kessiè e poi resta da chiarire il ruolo di Bonaventura: Jack viene spesso spostato dal trio di centrocampo a quello di attacco e viceversa, ma con un centrocampista (o un attaccante esterno) in più in rosa, forse, si potrebbe fare definitivamente chiarezza sul suo ruolo e stabilire delle gerarchie. In questo senso, però, resta da valutare con attenzione Hakan Calhanoglu che, smaltiti finalmente tutti i problemi fisici, scalpita per una maglia da titolare nel tridente. Se il turco dovesse esplodere potrebbe far retrocedere, definitivamente, Bonaventura a centrocampo, andando così a risolvere un problema.

Impossibile, poi, non vedere un grosso problema legato all'attacco. Il Milan ha tre prime punte e se è vero che Cutrone è in rampa di lancio è altrettanto vero che il Milan non può affidare tutte le sue ambizioni a un 19enne alla sua prima stagione in prima squadra. Kalinic e soprattutto André Silva, intanto, faticano più del dovuto e non riescono a garantire quei gol che risolverebbero molti dei problemi del Milan. Intervenire sul mercato, quindi, potrebbe essere una soluzione, ma solo in caso di una cessione (al momento ipotesi quasi da fantascienza) di uno dei due, perchè i minuti a disposizione sono pochi e lo spazio per un quarto attaccante, semplicemente, non c'è. La sensazione è che il "Diavolo", nel bene e nel male, cambierà poco da qui al termine della stagione, starà quindi a Gattuso e a questi ragazzi uscire dalla crisi di questi mesi.

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