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MALDINI sul ritorno al Milan: “Non sento Berlusconi da sei anni, ha fatto altre scelte”

Paolo Maldini, bandiera del Milan
Paolo Maldini, intervistato da 'Sky Sport', ha rivelato dei retroscena in merito il suo possibile rientro in società, invocato da tutti i tifosi rossoneri

Daniele Triolo

Paolo Maldini, bandiera del Milan dal 1985 al 2009, ex capitano e tra gli idoli assoluti dei tifosi rossoneri, è stato intervistato da 'Sky Sport' per il programma 'I Signori del Calcio' (in onda stasera, sabato 5 dicembre, alle 00.15, e poi domani, domenica 6 dicembre, alle 19.45), parlando a ruota libera, naturalmente, del suo Milan.

Sollecitato su come il Milan possa tornare ad essere in breve tempo una squadra altamente competitiva, , definendolo “un grandissimo dirigente”, ma, al contempo, “probabilmente un po' carente nella zona calcistica”. L'ex numero 3 rossonero, poi, ha parlato del suo possibile ritorno in società, ventilato da più parti, auspicato dai tifosi, sempre sfiorato in questi anni ma mai concretizzatosi. “Mi ha chiamato Leonardo, poi Allegri, Seedorf e infine Barbara Berlusconi. Loro mi coinvolgono, ma ogni volta dico la stessa cosa: se posso ridare qualcosa a una società che mi ha dato tanto, lo faccio volentieri – ha commentato Maldini -. Ma voglio decidere con la mia testa. E questa sembra una cosa complicata o che possa creare scompiglio. Il Presidente Berlusconi ha fatto altre scelte”.

Maldini, inoltre, ha rivelato come non senta Berlusconi da sei anni (in sostanza, da quando si è ritirato, n.d.r.), e come, a suo modo di vedere, il dualismo tra Galliani e Barbara Berlusconi vada in qualche modo risolto: “Il doppio ad non mi piace. E’ vero che sono nato nel Milan ma la cosa più importante che sono riuscito a raggiungere nella mia vita è l’indipendenza di pensiero. So benissimo che è molto più facile dire alle persone a cui vuoi bene che sono brave e belle, ma è molto più utile dire le cose come stann. La mia posizione critica nei confronti del Milan è solamente un atto d’amore perché verso questa società provo ancora molto amore”, le parole al miele dell'ex capitano.

Infine, chiusura dedicata a Sinisa Mihajlovic, che Maldini indica come l'uomo giusto per risollevare la squadra. “Non è facile arrivare in una squadra come il Milan, con un passato così glorioso. Milanello, San Siro, il Milan, pesano. Per i giocatori, per gli allenatori, per tutti. Non condividevo l’idea di prendere due esordienti in un momento delicato come quello degli anni scorsi. Trovo siano state scelte azzardate. Anche se poi Seedorf ebbe dei risultati incredibili. Pero’ c’e’ bisogno di un elemento di rottura. E Mihajlovic lo è”.

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