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Maiorino: “Partita sofferta, ma la soddisfazione è tanta”

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Il dirigente del Milan, Rocco Maiorino, ha parlato ai microfoni di Milan TV al termine del match contro la Fiorentina. Quedte le sue parole.

Nicholas Reitano

Il dirigente del Milan, Rocco Maiorino, ha parlato ai microfoni di Milan TV al termine del match contro la Fiorentina. "È stata una partita molto sofferta, le defezioni sono tante e ci porta ad adattarci con giocatori che hanno giocato poco insieme. Ma la soddisfazione è tanta, bello vedere tutti i nazionali infortunati adesso nello spogliatoio felici insieme alla squadra. Abbiamo giocato un buonissimo primo tempo con diverse occasioni, nel secondo tempo è venuta fuori la Fiorentina con grandissima qualità e un po' di stanchezza per le ultime partite. Abbiamo avuto sacrificio e cuore. Gli infortuni e le opportunità di mercato ti hanno portato ad andare a prendere questo tipo di giocatore. Si è subito immedesimato nella squadra, non era facile. Ed è riuscito subito a dire la sua. Assenza di Bonaventura che viene colmata? Sono giocatori un po' diversi, ma ha dimostrato che è un giocatore da Milan, può fare la differenza quando ha continuità. La vittoria è merito di tutta la squadra, anche Suso ha fatto un grandissimo lavoro, Sosa, Bacca ha fatto una grandissima partita lottando con i difensori avversari".

"Si soffre anche in panchina, si è riuscito a creare un rapporto bellissimo con tutto lo staff tecnico. Quest'anno è veramente un gruppo speciale di ragazzi che hanno piacere ad andare a Milanello, questo anche grazie a Vincenzo Montella in primis, che ci ha permesso di ricreare questo ambiente che non si vedeva da anni. Come tutti quelli che lavorano nello scouting o hanno fatto gli osservatori in passato, i giocatori li si conoscono tutti. Nel tempo devi imparare a seguire le loro evoluzioni e sono possono fare a caso del sistema di gioco per le caratteristiche che hanno. Poi non è mai scontato riuscire a prendere un giocatore, io personalmente lo conoscevo dall'Under 18, si è pensato di andare su di lui. Finora sembra che la scelta non sia stata sbagliata. Si può ancora crescere, l'obiettivo rimane l'Europa. Prima di Bologna ci son state partite dove la sfortuna l'aveva fatta da padrona. Alla fine i valori escono fuori e credo che alla fine riusciremo ad entrare in Europa".

"Quest'anno tutte le squadre sembra che ci aspettino con un po' più di timore e rispetto, cosa che non era tanto successo negli ultimi 2-3 anni. L'importante è non farsi mai distrarre dagli eventuali errori arbitrali, noi continueremo su questa linea non facendo polemica. Siamo tranquilli su quel punto di vista. La vive sempre in modo molto teso, è molto felice per il risultato, anche se provato per la sofferenza (ride, ndr). Fino all'ultimo giorno, non so quando sarà, daremo tutto. Io nel mio piccolo sono 12 anni che lavoro in questa società che ormai è la mia seconda famiglia. Queste ultime due settimane, se dovesse esserci il closing, saranno emozionanti. È sempre stato questo lo stile del Milan, che mi ha insegnato anche Ariedo Braida. Mi ricordo che Braida è andato a prendere Kakà e nessuno gli ha detto niente".

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