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Verso Lazio-Inter, Inzaghi: “Il fatturato conta? Guardate Milan e Roma”

Simone Inzaghi, tecnico della Lazio, in conferenza stampa (credits: GETTY Images)

Conferenza stampa di vigilia per Simone Inzaghi, che ha presentato la sfida Scudetto di domani Lazio-Inter. Ecco le dichiarazioni dell'allenatore laziale

Giacomo Giuffrida

NEWS LAZIO - Simone Inzaghi in conferenza stampa, alla vigilia di Lazio-Inter, ha presentato la sfida Scudetto di Serie A tra la prima e la seconda in classifica. Due delle tre squadre, Juventuscompresa, che si stanno giocando il titolo. Settimana tranquilla per la Lazio, che non ha avuto gli impegni di Coppa Italia.

Sulla "sfida Scudetto", Inzaghi ha così risposto: "La Juventus è avanti a tutti, è stata la prima anche a fare lo stadio di proprietà. Inter e Lazio faranno di tutto per evitare il 9° scudetto di fila. La classifica dice questo, sappiamo che affronteremo un avversario forte e determinato. Ci stiamo preparando al meglio, l'allenamento di oggi mi farà decidere sugli ultimi dubbi. Sarà una partita molto importante ma non decisiva, mancheranno altre 14 gare. Certo vincere ti darebbe una spinta in più. Sappiamo da dove siamo partiti e da dove arriviamo. Abbiamo meritato questa posizione, abbiamo fatto ottime partite. Da tempo giochiamo un ottimo calcio e non abbiamo la pressione di questa posizione".

Sulle difficoltà di affrontare l'Inter: "Domani sarà una partita da giocare con lucidità, ci saranno momenti in cui fare le scelte giuste. Affrontiamo una squadra organizzata, con un ottimo allenatore e con dei campionissimi in campo. Dovremo sapere bene cosa fare in tutte le fasi di gioco.

Sulle polemiche arbitrali: "Abbiamo meritato quanto ottenuto tutto sul campo. Noi non abbiamo più parlato di arbitri. A novembre siamo usciti dall'Europa League per un rigore non dato contro il Celtic sacrosanto, un fallo netto di mano su un tiro di Immobile. Anche a Napoli, in Coppa Italia, ci sarebbe da recriminare per ore ma non sarebbe giusto. Due anni e mezzo fa sappiamo come abbiamo perso la Champions, per demeriti nostri e fattori non dipendenti da noi. Ma ora non bisogna guardarsi indietro ma pensare soltanto all'Inter".

Sulla forza della Lazio, rispetto alle altre squadre sotto in classifica: "Juve, Inter, Roma e Milan dovrebbero essere davanti a tutti per il loro fatturato. Ma il calcio è diverso, la carta vale poco e i pronostici vengono ribaltati. Vogliamo rimanere in alto più tempo possibile. Noi possiamo contare sul grande lavoro del ds e del presidente e sui tifosi che ci stanno trascinando. Questo deve essere un punto di partenza, non di arrivo".

Sul rapporto con Antonio Conte: "Ci conosciamo, c'è grande stima reciproca. È stato bravissimo a vincere subito in Italia dopo aver fatto esperienza. Ha vinto anche in Inghilterra e il suo calcio è conosciuto. È bravo a dare grandi motivazioni, che possono fare la differenza in gare come questa

Sulla possibilità di un "challenge" con il "VAR a chiamata": "Lascerei tutto così com'è. Si è faticato, non lo nego, perché eravamo abituati un altro tipo di calcio. Ora abbiamo accettato il Var, che in casi oggettivi è fondamentale, ed è giusto che non cambi adesso". Nel frattempo, sempre in tema VAR, continua le polemiche sul protocollo. Il vice-presidente UEFA, Michele Uva, dà ragione al Milan: continua a leggere >>>

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