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Tiago Fernandes: “Milan, non privarti di Leao: è un potenziale campione”

Rafael Leao (attaccante AC Milan), può andare via in questa sessione estiva di calciomercato | Milan News (Getty Images)

Uno degli allenatori di Rafael Leao allo Sporting Lisbona garantisce per lui: "Il talento c'è, va solo aspettato". Le sue dichiarazioni

Daniele Triolo

Tiago Fernandes, ex allenatore delle giovanili dello Sporting Lisbona, ha avuto alle sue dipendenze Rafael Leao, attaccante del Milan, quando era un ragazzino. Parlando a 'La Gazzetta dello Sport', ha affermato di "aver salvato la carriera di Leao quando era ancora un teenager sulle nuvole".

"C’è stato un tempo in cui lo Sporting Lisbona voleva liberarsene - ha ricordato Tiago Fernandes su Leao -. Aveva 15 anni, non era aggressivo, sempre svogliato, così l’avevano depennato dalla squadra per l’anno successivo". Lui si rifiutò. "Lo presi sotto la mia ala, per un paio di mesi non ha visto il campo. ‘Lavora sulla testa e giocherai’, gli dicevo".

Tiago Fernandes non ha dubbi su quello che potrà essere il futuro di Leao: "Il Milan non deve privarsene, ha tra le mani un potenziale campione. Uno come Leao non l’ho più visto. L’ho allenato per la prima volta a 12 anni. Era timido, testa bassa, viveva in convitto e parlava poco. Quando andava a scuola si portava il pallone in classe. Per un po’ l’ho ospitato anche a casa con la mia famiglia. Siamo molto legati".

"Lo chiamavano ‘Leone’, perché quando si svegliava vincevamo sempre - ha ricordato uno dei sui primi tecnici -. Il problema è proprio quel ‘quando’. Con lui bisogna lavorare parecchio. A gennaio 2017 lo Sporting prese Merih Demiral. Io allenavo la squadra B e Leao era il punto di riferimento. Gli dicevo di non mollare, di lavorare sulla fase difensiva e di riguardarsi sempre in video dopo le sedute. A volte lo faceva, altre no. In fondo è fatto così. A Merih, però, dissi subito di mettersi a uomo su Rafa e marcarlo stretto come lui sa fare. Avrebbe imparato solo così".

"Qualche giorno dopo Leao si lamentò della marcatura aggressiva di Demiral. Mi chiese di giocare insieme a lui, ma gli risposi che lo stavo facendo per la sua carriera". Ma qual è, a suo giudizio, il ruolo dove Leao potrebbe dare il massimo nel Milan? "È un centravanti completo - ha detto Tiago Fernandes - Deve fare quello. Ne ho parlato anche a Stefano Pioli".

"A gennaio 2020 sono stato 15 giorni a Milano e ho parlato al mister di Rafael. Gli ho detto che è un numero 9 e che lì può fare la differenza. Apre gli spazi, è veloce, dribbla, ha un bel tiro. Con Zlatan Ibrahimovic accanto giocherebbe anche meglio, ma deve svegliarsi". Tiago Fernandes ha ricordato la tripletta che Leao segnò alla Juventus nella Youth League 2017-2018 con la maglia dei 'Leões' dello Sporting.

"La miglior partita di Leao. Vincemmo 4-1, lui segnò una doppietta e poi si guadagnò un rigore. Una gara da fenomeno. A fine partita i dirigenti bianconeri mi chiesero chi fosse quel ragazzo e quanto valesse. Segnò pure al ritorno, e poi giocò alla grande anche contro il Barça". Il Milan, adesso, è in dubbio: valorizzarlo o cederlo? "Il talento c’è, va solo aspettato. E magari fatto giocare da centravanti", ha concluso Tiago Fernandes. Mercato Milan, si pensa alle cessioni: ecco da chi possono arrivare 50 milioni >>>

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