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INTERVISTE

Tare: “Un Milan per vincere subito. Mercato, vi svelo la strategia”

Tare: 'Un Milan per vincere subito. Mercato, vi svelo la strategia'
Igli Tare, direttore sportivo del Milan, ha parlato ieri con i giornalisti delle strategie di mercato dei rossoneri: il punto sul 'CorSport'
Daniele Triolo Redattore 

Igli Tare, direttore sportivo del Milan, ha rilasciato ieri alcune importanti dichiarazioni su come si svolgerà il calciomercato estivo del club rossonero. Ecco, dunque, qui di seguito cosa ha riportato il 'Corriere dello Sport' oggi in edicola.

Milan, le confessioni di Tare

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Tare sul suo impegno nel nuovo progetto Milan: «Darò il massimo per contribuire a portare questa società dove merita. Arrivo in un club con una storia così gloriosa e ti dà una responsabilità enorme».


Sul punto del mercato finora: «In questa prima fase abbiamo cercato di capire quali sono le uscite e quali sono i giocatori che possono arrivare. Abbiamo fatto tante riunioni insieme allo staff, con Zlatan Ibrahimović, Geoffrey Moncada, con Massimiliano Allegri. Ci siamo visti diverse volte e penso di avere le idee chiare: non sarà una rivoluzione della squadra ma sarà un modo di cercare di puntualizzare dei ruoli specifici».

Su Luka Modrić: «L’anno scorso è mancata leadership e l’acquisto di Modrić serve proprio a questo. E’ una figura importante nel calcio mondiale. Ho parlato con lui di persona e ho trovato un ragazzo che ha ancora tanta voglia di essere competitivo. Il suo arrivo è fondamentale per essere un punto di riferimento per la squadra».

Sul suo pensiero su Granit Xhaka e Ardon Jashari: «Il punto di partenza è che il centrocampo sarà il reparto dove interverremo di più. Questa è una cosa che abbiamo analizzato con l’allenatore sui profili e caratteristiche che servono a questa squadra. Sono due giocatori di grande valore ma alla fine dobbiamo fare la scelta giusta in base a cosa serve a noi. Sarà importante aumentare la qualità di gioco di questa squadra».

Sull'addio di Theo Hernández: «Tutte queste valutazioni partono anche da una volontà, da parte sua, di cercare una nuova esperienza. Con l’arrivo mio e di un nuovo allenatore si cercherà di costruire una squadra diversa dagli anni passati. La sua cessione non è ancora definita, stiamo lavorando».

Su Mike Maignan: «Maignan non è in partenza, sarà al Milan anche nella prossima stagione. C’è stato un interessamento da un club della Premier ma alla fine non si è trovato un accordo, sapendo anche che Maignan è un punto di riferimento non solo in campo ma anche fuori. Abbiamo deciso di puntare su di lui e di guardare avanti insieme».

Sui movimenti in attacco: «Si prevede di intervenire sugli esterni nel caso di qualche uscita. Per quanto riguarda il centravanti, stiamo cercando un altro giocatore per metterlo in competizione con Santiago Giménez. Santi lo ritengo un ottimo giocatore che però arriva da un calcio diverso. Abbiamo massima fiducia in lui ma dobbiamo fare anche un altro intervento sul ruolo di centravanti. Dovrà avere le caratteristiche del centravanti vero che dentro l’area può fare la differenza: questo è mancato dall’addio di Olivier Giroud».

Sull'attaccante che potrebbe arrivare anche dalla Serie A: «Stiamo valutando sia in Italia che fuori dall’Italia: è una questione di caratteristiche e per il gioco della nostra squadra è fondamentale. Deve essere un giocatore con caratteristiche completamente diverse da quelle che ha Giménez, che non è un centravanti alla Giroud».

Tare sui ruoli in cui il Milan interverrà nel mercato: «Stiamo cercando mediani bassi di un centrocampo a tre: Yunus Musah non ha queste caratteristiche, può giocare a due o a tre ma con altre caratteristiche. Stiamo valutando l'intervento anche di un altro giocatore a centrocampo insieme a un attaccante. Nel caso di una cessione interverremo anche sulle ali e in difesa nella parte centrale».

Tare sul Milan che ha in testa: «Non è una questione solo di modulo ma anche come la squadra deve giocare. Ne abbiamo discusso a lungo con Allegri: abbiamo idee chiare di una squadra compatta e che deve dominare le partite, con giocatori di grande palleggio. Uno dei motivi per cui stiamo intervenendo a centrocampo è anche perché l’acquisto di un mediano basso o di uno come Modrić alzano tantissimo il livello tecnico di questa squadra. Dobbiamo cercare da subito di essere protagonisti: questo campionato ci può dare delle grandi soddisfazioni».

Sull'identikit per i terzini e se piace Oleksandr Zinchenko: «Vogliamo soprattutto dei giocatori giovani e di grande prospettiva che siano funzionali per il nostro sistema di gioco. Sono cose che abbiamo studiato con l’allenatore, abbiamo le idee chiare e nelle prossime due o tre settimane ci sarà un seguito a queste trattative».

Sulla possibilità di andare su attaccanti da 50 milioni di euro: «A volte ci sono giocatori che sono costati un patrimonio e poi non hanno reso, altri hanno fatto il contrario. Per me è una questione solo di ruolo, posizioni e interpretazione. Con Max abbiamo deciso di stare attenti ma fermi e fare la scelta giusta al momento giusto. Prima di tutto la posizione a cui teniamo di più è il mediano, il resto lo sistemeremo».

"Leão campione vero. Reijnders? C'è Loftus-Cheek"

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Sulla permanenza di Rafael Leão: «Lui è un campione vero. In pochi nel calcio di oggi decidono le partite da soli. È un giocatore fondamentale per la nostra squadra ma anche per il nostro progetto. Ho avuto modo, e anche l’allenatore lo ha fatto, di parlare seriamente con lui e ho avuto una bella sorpresa. Offerte? Non abbiamo ricevuto ancora niente: gli interessamenti sono tutte voci di mercato».

Su come ha chiuso l'arrivo di Allegri in due giorni: «Dopo il mio arrivo c’era questa necessità di intervenire subito. Dal primo contatto che ho avuto con Allegri ho percepito che ci teneva molto a questa società: aveva una conoscenza molto profonda delle problematiche di questa squadra. Grazie a un blitz mio e di Giorgio Furlani a Lugano dove abbiamo fatto un incontro lungo insieme a Max, abbiamo fatto sì che in 48 ore prendesse una decisione veloce e accettasse questo nostro progetto».

Sul puntare allo Scudetto della seconda stella: «La storia di questo club dice tutto. Quando lavori per il Milan, il primo obiettivo è creare squadre competitive per vincere trofei. Lo racconto anche con grande entusiasmo: è un onore lavorare per un club con una storia così gloriosa, e insieme al mister daremo il massimo per raggiungere anche questo obiettivo».

Sulle richieste di mercato di Allegri: «Sono in contatto con lui quotidianamente, anche più di 4 o 5 volte al giorno. È al corrente di ogni cosa che facciamo per la squadra. È ben chiaro il suo sistema di gioco: prima ci sono determinati ruoli e poi il resto sarà completato alla fine del mercato».

Su Francesco Camarda che partirà: «Abbiamo preso la decisione di darlo in prestito e abbiamo chiuso un accordo con il Lecce dove andrà a giocare per un anno in prestito con la speranza di tornare da noi come ci auguriamo tutti».

Tare su come ha vissuto la contestazione dei tifosi del Milan: «Ho realizzato un sogno di venire a lavorare per il club che ho tifato da bambino e questo mi dà qualcosa in più per dare il massimo e raggiungere gli obiettivi. Ho vissuto tante contestazioni nella mia esperienza: so che per noi è una responsabilità in più per dare qualcosa in più, dalle grandi sconfitte sono nate le grandi vittorie. L’esperienza del Napoli insegna».

Sulla sostituzione di un giocatore come Tijjani Reijnders: «Fare dei paragoni è difficile ma penso che il Milan abbia un giocatore come Ruben Loftus-Cheek che è uno dei centrocampisti più completi nel panorama europeo. Può essere un giocatore fondamentale per il Milan nella prossima stagione».