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Taglio stipendi Parma, parla il ds Faggiano: “Vi spiego tutto”

Faggiano e D'Aversa, rispettivamente ds e allenatore del Parma

I calciatori del Parma hanno annunciato il taglio stipendi. Dopo il comunicato ufficiale, è arrivato anche il messaggio del direttore sportivo Faggiano

Giacomo Giuffrida

NEWS PARMA - Il Taglio Stipendi Parma è stato annunciato tramite un comunicato ufficiale. Un'iniziativa lodevole per salvaguardare le casse del club. E a tal proposito, sono arrivate anche le dichiarazioni del direttore sportivo Faggiano: "Oggi qui a parlare non dovrei esserci io, ma dovrebbero parlare tutto il gruppo squadra, lo staff tecnico e tutta la società. Ci siamo mossi positivamente in una certa maniera, la squadra ha capito subito perché abbiamo a che fare con ragazzi intelligenti: la situazione non è dovuta ad un problema qualsiasi ma ad un problema che ci è caduto dal cielo".

"È passato qualche giorno perché si è dovuto parlare via Skype, via conference call e non è mai facile anche perché il calcio non è il tennis, si deve parlare con tante persone compresi i procuratori. Non è un passo dovuto ma da qui si capisce che oltre al calciatore c’è soprattutto l’uomo".

"Il Parma è una società che, non dimentichiamo, viene da un fallimento. Abbiamo cercato, con questa scelta, di non togliere a nessun dipendente lo stipendio. Neanche il settore giovanile verrà toccato, così come verranno salvaguardati coloro che percepiscono questo mese una remunerazione inferiore a determinate cifre. E’ una scelta per salvaguardare tutti"

Sempre relativamente al taglio stipendi Parma, Faggiano risponde alla possibilità della 'Banca Ore': "Tutti i dipendenti stanno mettendo a disposizione delle ore per gli altri dipendenti, per evitare ulteriori perdite. Anche a me sarebbe piaciuto donare le mie ore per gli altri ma non mi è possibile. Gli altri le stanno donando e questo fa capire ancora il nostro gruppo: sono orgoglioso di avere negli uffici gente così coscienziosa".

Sulla ripresa scaglionata del calcio: "Partiamo dal presupposto che si dovrebbe capire la volontà di tutti per il bene di tutti. Oggi ho sentito che qualcuno ha dichiarato di smettere di andare nei tribunali o di fare ricorsi e sono d’accordo, si dovrebbe partire da questi presupposti. Il presupposto principale è che non tutte le squadre di Serie A possono avere un centro sportivo".

"Noi siamo fortunati ad averlo ma non nascondo che fino ad un’ora fa, parlando con il team manager e con i nostri medici, stiamo valutando tante soluzioni perché se tutti devono stare in camere singole faremmo fatica pure noi. Per cui ci stiamo adoperando, se dovesse essere così, nel trovare un albergo vicino Collecchio che possa darci 1-2 piani. Non è semplice. I protocolli ci sono, ci saranno, e faremo di tutto per cercare di continuare questo campionato se ci sono le prerogative soprattutto della salute". Ieri, proprio sulla ripresa della Serie A, sono arrivati alcuni dettagli importanti >>>

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