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INTERVISTE

Preziosi: “Il calcio rischia di fallire, stadi aperti per chi ha il green pass”

Enrico Preziosi, Presidente del Genoa (credits: GETTY images)

Enrico Preziosi lancia l'allarme: "Il Governo ci aiuti o il calcio rischia di fallire". Sul green pass: "Stadi aperti per chi lo ha"

Riccardo Varotto

Il Presidente del Genoa, Enrico Preziosi, ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera nella quale ha parlato della questione pubblico sugli spalti, ribadendo che gli stadi devono essere aperti per coloro che hanno il green pass. Dopo quasi due anni di eventi calcistici senza spettatori, forse qualcosa si muove; però si è ancora lontani dal 100% di capienza disponibile.

Preziosi ha commentato la situazione Chievo Verona, non ammesso alla prossima Serie B: "Senza aiuti dal Governo, il Chievo potrebbe non essere un caso isolato. I bilanci di molte società sono a rischio". Successivamente, il numero 1 del Genoa ha detto la sua sulla capienza degli stadi al 50%:"La norma non ci soddisfa perché dopo un anno e mezzo di eventi senza pubblico, ora dovremmo occupare un seggiolino ogni quattro per garantire la distanza interpersonale di un metro, dovendo aprire per il 25% della capienza. Con queste regole è anche difficile far partire la campagna abbonamenti. Pensate che ho pure investito parecchi soldi per modernizzare Marassi".

Occupare i posti seguendo uno stile a scacchiera può essere una soluzione? Ecco la risposta di Preziosi: "Sarebbe una buona idea, almeno sarebbe davvero garantito il 50% della capienza. Mi chiedo perché nei bar e nei ristoranti ci si possa entrare senza green pass mentre in uno stadio all'aperto no. Muoviamo tantissimi tifosi in questo business". Poi continua così: "A volte mi viene da pensare male perché qualcuno pensa che noi Presidenti sappiamo solo lamentarci. Spesso ci viene criticato il fatto di garantire alti ingaggi ai calciatori, ma in pochi sanno che per ogni accordo siglato, l'esatto corrispettivo viene versato in forma di contributi nelle casse dello Stato. Perché il Governo limita le entrate ma pretende gli stessi prelievi fiscali precedenti alla pandemia?".

Cosa accadrà quindi nell'immediato futuro? "Premetto che il mio pensiero è condiviso da tutti i Presidenti, ma comunque spero che si trovi una giusta soluzione. Vorrei ricordare che noi abbiamo investito miliardi di euro nel calcio e anche lo Stato ne ha beneficiato. Ora per sopravvivere abbiamo bisogno di agevolazioni, rateizzazioni o dilazioni fiscali, altrimenti il sistema implode."

Preziosi ha concluso poi parlando del vaccino obbligatorio per i calciatori e sull'eventuale slittamento dell'inizio del campionato. Ecco le sue parole: "Vaccino a tutti i giocatori? Penso non sia possibile renderlo obbligatorio per legge, ma darebbe una grande mano. Spero prevalga il buon senso". Sullo slittamento dell'avvio della Serie A: "Se il Governo continuerà ad ignorarci, dovremo trovare una soluzione. Ci ritroveremo e sono sicuro che arriveremo ad un'intesa con l'Esecutivo". Milan, novità importanti sul rinnovo di Kessié: le ultime >>>

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