Leandro Paredes, centrocampista del Psg, ha parlato di Marco Giampaolo come l'allenatore più importante della sua carriera. L'argentino ha poi svelato un retroscena di calciomercato e non solo. Queste le dichiarazioni rilasciate a 'TyC Sport'.
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Paredes: “Giampaolo l’allenatore più importante. Fui vicino alla Juve”
L'allenatore più importante? "Marco Giampaolo. E' stato il primo a farmi giocare davanti alla difesa. La prima volta fu strano, ma me lo sono goduto tanto perché avevo sempre il pallone tra i piedi. Da trequartista toccavo meno volte il pallone e poche volte guardavo in avanti. Lì ho capito che sarebbe diventato il mio ruolo e che mi avrebbe permesso di arrivare a giocare nei migliori club al mondo e in nazionale".
Un retroscena di calciomercato: "La squadra a cui sono stato più vicino è sempre stata la Juventus e in diversi anni: prima quando ero alla Roma, poi all'Empoli e allo Zenit. Quando ho lasciato la Roma per lo Zenit, il club aveva bisogno di vendere entro il 30 di giugno e avevano già venduto Salah e Rudiger. In quel momento avevo l'opportunità di andare alla Juventus, ma il club mi ha detto chiaramente che in Italia e a una diretta conccorrente non mi avrebbero venduto".
Chi è il giocatore che ti ha sorpreso di più al Psg? "Verratti. Mi ha sorpreso per come gioca. Secondo me lui non gioca mai male, è sempre all'altezza della situazione. Non segna molto perché non gli piace tirare".
Con quale squadra ti piacerebbe giocare in futuro? "Il Real Madrid. Ogni giocatore sogna di indossare quella maglia. È un club molto importante, ma ho molto rispetto per il PSG e sono più che felice qui. Sto molto bene: l'allenatore mi ama, il club mi ama, dove devo andare?". Continua a seguire con noi il live testuale di Verona-Milan
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