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Milan Primavera, Tonin: “Rapporto con Giunti, ruolo, modelli e prima squadra”

Riccardo Tonin, attaccante del Milan Primavera, @acmilan

Le dichiarazioni di Riccardo Tonin, attaccante del Milan Primavera, sulla stagione vissuta con i rossoneri e il rapporto con i calciatori della prima squadra

Giacomo Giuffrida

NEWS MILAN - L'attaccante della Primavera del Milan, Riccardo Tonin, ha rilasciato un'intervista ai colleghi di calciomercato.com parlando di alcuni temi sulla stagione in corso. Una stagione che il Milan Primavera ha praticamente archiviato prima dell'emergenza coronavirus, visto che aveva già ottenuto la promozione in Primavera 1 sul campo prima dello stop.

Tonin è un classe 2001, ruolo punta centrale ma può adattarsi anche da esterno in entrambe le fasce. Questa stagione ha collezionato 22 presenze tra Primavera 2 e Coppa Italia, segnando 8 gol e servendo 9 assist. Queste le sue principali dichiarazioni.

Tonin si è anche allenato con la Prima Squadra in questa stagione: "Nelle settimane in cui ho potuto allenarmi con la prima squadra sono stato fortunato perché ho incontrato un gruppo molto disponibile e davvero tutti mi hanno aiutato dandomi consigli per farmi crescere. Se devo fare dei nomi ecco ho legato magari un po' di più con Castillejo e Theo Hernandez, ma sono tutti delle persone fantastiche che mi hanno aiutato molto".

Qual è il suo ruolo preferito: "Sinceramente è vero che quest'anno ho alternato molto questi due ruoli (punta o esterno, ndr) in base al modulo che il mister aveva intenzione usare. Devo dire che non ho una preferenza particolare anche perché anche quando gioco da attaccante centrale mi piace allargarmi per provare a trovare spazi e cercare l'uno contro uno, quindi so adattarmi bene in entrambi i ruoli".

Il rapporto con mister Federico Giunti: "Per me trovare mister Giunti è stato fondamentale. Fin da subito ha riposto in me molta fiducia e se l'anno scorso, anche per età, ho giocato meno, quest'anno grazie a lui ho avuto molto più spazio e lui ha riposto molta fiducia in me. Mi ha fatto crescere come calciatore, ma anche come uomo perché oltre ad essere un allenatore molto preparato è anche una bella persona fuori. In campo mi chiede di migliorare i movimenti spalle alla porta e di difesa della palla, mentre fuori dal campo ci tratta come se allenasse una squadra di adulti, quindi lascia a noi molte responsabilità".

I suoi modelli in attacco, attuali e storici: "Più che un solo idolo, mi ispiro a molti giocatori che magari possono assomigliarmi come modo di stare in campo e cerco di imparare qualcosa da ognuno di loro. Penso a calciatori come Gonzalo Higuain e ultimamente guardo molto anche Duvan Zapata. Del passato mi piacciono giocatori come Shevchenko e Weah. Cerco di guardare a tanti giocatori e non solo a uno e magari anche diversi fra loro così da poter migliorarmi di più". Rivelazioni importanti sono arrivate da un ex Milan, Alessandro Matri, cresciuto nelle giovanili rossonere >>>

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