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INTERVISTE

Milan, Nasti: “Pioli crede nei giovani. Se torno? Non so…”

Marco Nasti, attaccante del Milan (getty images)
Sul sito de La Gazzetta dello Sport, Marco Nasti, centravanti di proprietà del Milan, ha parlato della sua carriera

Emiliano Guadagnoli

Marco Nasti, giocatore del Milan in prestito al Cosenza, ha parlato della sua carriera anche in rossonero. Ecco le sue parole a La Gazzetta dello Sport.

Sulla doppietta contro la Reggina: "Tre minuti che possono cambiare la stagione della squadra e la tua carriera. Ci serviva fare punti per continuare a inseguire l’obiettivo che sicuramente meritiamo. Per me poi è stato fantastico esultare davanti al nostro fantastico pubblico per due gol, e che gol. Sensazione unica, vivo per il gol".

Su se si sente precario in prestito: "Assolutamente no. Anzi, per me significa soprattutto crescere, diventare uomo. Ed è anche uno stimolo per dimostrare al Milan quanto posso valere".

Su chi si ispira: "A Benzema. Il mio idolo per come segna e sa crearsi le occasioni. Tecnicamente è devastante. Guardo i suoi video per capire come si muove in area, come fiuta le situazioni per far male".

Su chi ha preso ispirazione al Milan: "Sicuramente a Giroud, una prima punta come me. Per come si arrabbia se sbaglia una minima cosa e nell’azione dopo fa di tutto per non ripetere l’errore. Ho capito che la differenza con i grandi non è la tecnica quanto l’atteggiamento, il temperamento. Basta vedere come chiamano la palla, sembra una cavolata ma fa la differenza".

Su Pioli e i giovani attaccanti: "Lui crede tanto nei giovani invece. Mi allenavo tanto con la prima squadra nel periodo del Covid quando c’erano pochi attaccanti. Ho preso il virus, non sono riuscito a ritagliarmi lo spazio. Dall’Under 15 all’Under 17 facevamo proprio un allenamento specifico per gli attaccanti con un tecnico ad hoc, Costantino Borneo, che ci faceva allenare sulle situazioni tipiche del reparto. Prima della sessione ci mostrava i video dei movimenti in area di Icardi all’Inter…".

Sui tanti assisti: "Da piccolo vedevo di più il compagno che la porta. Quindi sono cresciuto come attaccante moderno che gioca tanto per la squadra. Credo di sapere scegliere il momento giusto per far gol o per mettere il compagno davanti alla porta".

Sul tornare al Milan: "Non lo so. Io mi sento pronto. Non è per tirarmela, ma ho la cazzimma che ci vuole".

Su Milan-Napoli: "Una partita particolare per me, a casa mia si tifa Napoli”. La tua fidanzata ti ha seguito a Cosenza? “Diciamo che vive più qui che a Milano. Hind, è lei il mio portafortuna".

 

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