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Milan, Corini: “Tonali al Mondiale, non ho mai avuto dubbi”

Milan Tonali (AC Milan)

Il Milan si gode Tonali e Corini, che lo ha allenato al Brescia, spiega come non abbia mai avuto dubbi su di lui. Ecco le sue parole.

Stefano Bressi

Lo scorso anno molti hanno criticato il Milan e la scelta di investire in Sandro Tonali, ma oggi il centrocampista classe 2000 è uno dei migliori del campionato e i rossoneri lo hanno acquistato anche ritrattando il prezzo. Altra scommessa vinta dal Milan. In fondo, però, non c'erano grossi dubbi sulle sue qualità. Un anno storto non poteva cancellare un avvio di carriera da predestinato. Addirittura il presidente Massimo Cellino chiedeva di nasconderlo finché non avrebbe firmato da professionista.

A lanciarlo tra i grandi però è stato Eugenio Corini, che ai microfoni di Tuttosport commenta così: "«Non avevo il minimo dubbio che quest’anno sarebbe partito alla grande. Le difficoltà della scorsa stagione in rossonero si spiegano innanzitutto con il fatto che è arrivato al Milan dopo tre anni al Brescia nei quali aveva sempre tirato la carretta senza poter fare vacanze in estate perché impegnato con le Nazionali giovanili. Un po’ per via di questa stanchezza e un po’ per il normale ambientamento con il quale doveva fare i conti in una grande società, a Sandro è servito il tempo necessario e adesso si sta esprimendo per quella che è la sua grande qualità. Di fatto lui è un giocatore da Nazionale maggiore, ma era giusto che facesse questo passaggio con Nicolato perché funzionale all’obiettivo che hanno gli azzurrini. Dico di più: Tonali poteva rientrare tranquillamente nell’elenco di chi è andato agli Europei, ricordo che Mancini lo seguiva già quando era in B al Brescia con me. Purtroppo il primo anno al Milan ha fatto sì che qualcuno lo superasse nelle gerarchie, ma non ho dubbi che lo troveremo ai prossimi Mondiali. Fa tutto parte di un percorso naturale, una crescita bellissima e graduale, l’ideale per un giocatore come lui che, non dimentichiamolo, ha solamente 21 anni. Mi ha scritto dopo il primo gol che ha segnato con la maglia del Milan, un gol su punizione alla Pirlo, nel quale c’è dentro tutto quello che è Sandro. Mi ha fatto molto piacere che si sia subito ricordato di me. È un tuttocampista, uno che nel calcio moderno s’inserisce alla perfezione perché sa abbinare due caratteristiche: quelle del costruttore di gioco e quelle di colui che va a portare il pressing oppure s’inserisce per andare al tiro cercando il gol. Ha anche questa caratteristica: vede la porta con il tiro da fuori e adesso che sta bene sono certo che comincerà anche a segnare con una certa regolarità. Mi colpì subito la sua presenza in campo. Presenza scenica direbbero a teatro. Era una figura ben delineata in mezzo a compagni molto più esperti. Vidi subito in lui un mix esplosivo di forza e talento. Con i miei collaboratori capimmo che poteva diventare un giocatore importante per la nostra stagione che doveva essere da protagonisti e che ci consentì di riportare il Brescia in serie A dopo 8 anni". Intanto il Milan è pronto ad anticipare un colpo già a gennaio >>>

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